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sabato 30 marzo 2013

NAPOLITANO POTREBBE DIMETTERSI

Il fallimento di Pier Luigi Bersani nell'andare alla ricerca di una maggioranza, se pur risicata, che potesse dare un minimo di governabilità al nostro paese, fa passare nuovamente la palla nelle mani del nostro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Egli, poco più di una settimana fa, aveva assegnato l'incarico, di avviare delle consultazioni, al segretario del PD, al fine di cercare, se non una maggioranza stabile, almeno un compromesso con i rappresentanti del MoVimento 5 Stelle o con il centro - destra.
Questo tentativo, come appreso ieri sera dalle parole di Bersani, è fallito e l'ingovernabiltà la fa da padrone.
La situazione nella quale si trova il nostro presidente della Repubblica è piuttosto critica, infatti, il Parlamento è completamente spezzato in 4 blocchi distinti: CENTRO SINISTRA,MONTIANI, GRILLINI e CENTRO - DESTRA.

Quali scenari potrebbero aprirsi ora? Analizziamoli.


1) DIMISSIONI DI NAPOLITANO - 
Una via percorribile, in questo momento, potrebbe essere proprio la decisione, del Presidente della Repubblica, di dimettersi. Questa scelta, infatti, permetterebbe al Parlamento di risparmiare circa un mese e mezzo che, se le cose non dovessero andare cosi, porterebbero ad una condizione di stallo duraturo. Napolitano, essendo quasi al termine di suo mandato, non può sciogliere le camere ed indire nuove elezioni. Tuttavia, dimettendosi, avvierebbe immediatamente l'iter parlamentare di elezione del nuovo capo di Stato, che altrimenti partirebbe solo dal 15 Aprile, per poi far entrare in carica il nuovo presidente a metà Maggio. Il nuovo presidente potrebbe, infatti, sciogliere le camere ed indire  nuove elezioni. 


2) CANDIDATURA DI RENZI - Un'altra possibilità potrebbe essere la candidatura di Matteo Renzi, al
quale, il presidente della Repubblica, vista la popolarità in continua ascesa del sindaco di Firenze, potrebbe affidare il compito di avviare un nuovo giro di consultazioni che, questa volta, visti i sondaggi cittadini, non potrebbero andare a finire come quelli conclusi da Bersani. In più, egli, è una faccia che nutre stima anche da forti esponenti dell'opposizione, compreso Berlusconi, e potrebbe riuscire a far convergere le divergenze presenti tra i poli in gioco.


3) PROROGATIO GOVERNO MONTI - Si, anche questa potrebbe essere, purtroppo, una possibilità. Vista la grande confusione presente all'interno del Parlamento appena insediatosi, il presidente della Repubblica, potrebbe decidere di prolungare la fiducia al governo di Mario Monti, con dei ministri che potranno essere concordati e dividere i compiti tra governo e Parlamento. Al governo potrebbero essere affidate le politiche inerenti al paese ed al Parlamento il compito di riformare la legge elettorale. Nel momento in cui la legge elettorale venisse approvata, il nuovo presidente della Repubblica, potrebbe sciogliere le camere ed indire nuove elezioni.


4) INCIUCIO - Io resto sempre nella mia posizione iniziale, espressa qualche giorno fa in un altro post: L'INCIUCIO E' POSSIBILE. Il perchè è molto semplice. Indire nuove elezioni porterebbe a far uscire ancora delle risorse dalle casse dello Stato; in più, nonostante le dichiarazioni di facciata, non mi pare che le forze politiche (fatta eccezione per il MoVimento 5 Stelle), abbiano intenzione di far sciogliere le camere.
I punti del programma del PD e del PDL, se analizzati, li mettono in una condizione davvero vicina (sembra proprio incredibile che si facciano guerra...).

Aspettiamo ancora qualche ora... oggi, il presidente Napolitano, parlerà e dichiarerà ai cittadini la sua decisione. Comunque sia, il fatto che non abbia parlato già ieri, mi fa riflettere. Che stia davvero preparando le dimissioni? La possibilità è piccola ma presente...

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