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lunedì 30 settembre 2013

OPS...GIACHETTI SBUGIARDA LETTA SULLA QUESTIONE LEGGE ELETTORALE

Oggi, nel suo blog, il deputato del PD, Roberto Giachetti, sentendosi evidentemente ferito dalle parole del Presidente del Consiglio Enrico Letta, ha tenuto a puntualizzare alcuni aspetti delle dichiarazioni del premier avvenute in prima serata su Rai3 a " Che tempo che fa ". 

Queste le sue precisazioni sul suo blog personale:

Siccome il mio amico Enrico Letta oggi mi chiama direttamente in causa, penso sia doveroso da parte mia uscire dall’amaro riserbo di queste ore e dire poche cose.
Io non so cosa voglia in questo momento Grillo. Ho visto superficialmente la proposta di riforma elettorale del Movimento 5 Stelle e mi sembra forse peggiore del Porcellum. Solo qualche giorno fa lo stesso Grillo ha detto che a questo punto è meglio tornare a votare con l’attuale legge elettorale. Sì, bene, questo è vero. Ma non è tutto. Io penso che in politica, al di là delle dichiarazioni (sono anni che inseguiamo dichiarazioni roboanti sulla volontà di cancellare il Porcellum), delle buone o delle cattive intenzioni, contano i fatti.
Ed i fatti purtroppo parlano chiaro: quando più di quattro mesi fa 100 deputati di quasi tutti i gruppi misero a disposizione del Parlamento la possibilità di passare dalle parole ai fatti, cioè di cancellare il Porcellum, Letta chiese al Pd di votare contro quella mozione, ponendo sostanzialmente una questione di fiducia; il Pd si sottomise a quella richiesta e quella mozione fu votata solo da Sel, dal Movimento 5 stelle, dal deputato PDL Martino e dal sottoscritto. Questi sono i fatti. Avrei tanto voluto che i fatti stessero in altro modo. Oggi non saremmo in queste condizioni ed in questa trappola.
Oggi Enrico, per replicare a Grillo, spiega che il Pd non era contro nel merito ma sul metodo. Mi viene da sorridere: l’accusa sarebbe quella che 4 mesi fa occuparsi di legge di salvaguardia sarebbe stata un’accelerazione impropria visto l’avvio del percorso delle riforme istituzionali. A prescindere da ogni valutazione sul concetto di accelerazione, dopo anni in cui si chiacchiera inutilmente di abolizione del Porcellum, anche in questo caso parlano i fatti. Stoppare quella iniziativa è servito solo a farci trovare nell’attuale situazione d’impasse. Oggi tutti mi spiegano che per cambiare il Porcellum non ci sarebbero i numeri e che quindi si potrà fare solo qualche correzione (legata ai possibili interventi della Corte Costituzionale) e quindi, addirittura, peggiorare l’attuale legge elettorale. Non so se sarà così ma certamente questo ragionamento vale per l’oggi.
Il 28 maggio vi erano le condizioni per farlo e se non lo si è fatto è perché Letta, Franceschini, Finocchiaro e vertici del PD non hanno voluto. La conseguenza, temo di non sbagliarmi, è che torneremo a votare con questa legge o con una peggiore senza aver per lo meno garantito quello che tutti gli italiani si attendono: scegliere i propri rappresentanti. Ed i primi responsabili di questo siamo noi. Occorre dirlo.
Un’ultima osservazione. A sentire il Presidente del Consiglio sembrerebbe che al Senato sia imminente l’approvazione di un testo di riforma della legge elettorale su cui vi sarebbe una sorta di largo accordo. Temo che abbia informazioni sbagliate. A due mesi dallo scippo del dibattito da parte del Senato stiamo ancora in alto mare. Anzi nei prossimi giorni ci è stato annunciato che avremo un “pillolario”, cioè una serie di punti su cui verificare convergenze. Ancora lontano appare un testo vero sul quale magari votare. Cioè siamo più o meno al punto di partenza. Una fotografia molto simile a quella che abbiamo visto nello scorcio della precedente legislatura.
  
Fine articolo.
Per dare una rifrescatina alle dichiarazioni di Letta vi rimando al mio precedente articolo http://simoneusai93.blogspot.it/2013/09/riforma-legge-elettorale-la-clamorosa.html

IL MIO TWEET AL PREMIER LETTA SULLA SUA BUGIA SU GRILLO

                      Ecco il mio tweet di risposta alla provocazione del Sig. Letta

domenica 29 settembre 2013

RIFORMA LEGGE ELETTORALE - LA CLAMOROSA BUGIA DI LETTA SU GRILLO A " CHE TEMPO CHE FA "

Stavo ascoltando attentamente le parole del Presidente del Consiglio Enrico Letta, invitato da Fabio Fazio, al programma " CHE TEMPO CHE FA " , al fine di informare, il popolo italiano, sull'incontro svoltosi questa sera con Giorgio Napolitano.

Tra le sue numerose dichiarazioni, indirizzate a spostare la colpa della formazione del suo governo delle larghe intese con il PD a Grillo, il Presidente del Consiglio si è permesso di gettare la colpa della mancata modifica della legge elettorale proprio al leader del M5s:

<< NOI SIAMO STATI SEMPRE FAVOREVOLI AL RITORNO DEL MATTARELLUM, SONO GLI ALTRI CHE SONO CONTRARI”

Io le notizie non le leggo giornalmente ma, invece, seguo l'evolversi di una notizia nel tempo e questo mi ha permesso di ricordare una bella contraddizione del nostro premier rispetto alle dichiarazioni odierne.

Ricordate la mozione Giachetti che voleva abrogare il porcellum tornando,quindi, ad adottare la precedente legge elettorale denominata mattarellum?

In quell'occasione, il PD si spaccò e bocciò la proposta di Giachetti un parlamentare della frangia renziana del PD, cosi come fece il PDL, SCELTA CIVICA....ecc.

Le uniche forze politiche che appoggiarono la mozione Giachetti furono SEL e, udite udite, il MOVIMENTO 5 STELLE.
La votazione a Montecitorio si concluse con 400 no, 139 si e 5 astenuti.

Ecco il post che ricorda la votazione....
  
 
E per finire....ecco il comportamento di Letta prima della votazione della mozione Giachetti ( art. del Fatto Quotidiano ).

La prima bocciatura da parte dell’esecutivo è arrivata proprio dal presidente del consiglio Enrico Letta che
a Montecitorio aveva anticipato che avrebbe invitato “al ritiro” della proposta.  ”In caso contrario darò parere contrario a quelle mozioni che entrano troppo nel merito” del percorso istituzionale.

Questo è l'intervento di Letta a "  Che tempo che fa "



Sono riuscito a reperire pure il video della votazione.....ascoltate bene le parole della Boldrini: << Il governo ha formulato un invito al ritiro >>.
E se questo non bastasse, al minuto 1 si vede chiaramente nelle postazioni del governo, la presenza fisica del premier Letta!


Successivamente al voto in aula, ecco quali furono le reazioni dei parlamentari del movimento 5 stelle: «La legge elettorale porcata si salva ancora una volta grazie al perpetuarsi dell'inciucio Pd-Pdl»

Riflettete ragazzi!! informiamoci! un popolo informato è difficilmente manovrabile

giovedì 26 settembre 2013

PDL - DIMISSIONI DI MASSA?? SOLO L'ULTIMA PAGLIACCIATA...

Dopo l'assemblea dei parlamentari del PDL di ieri sera, sembra esserci stata la disponibilità unanime, di presentare le dimissioni in bianco al capogruppo Renato Brunetta.
Tuttavia, queste dimissioni di massa dei parlamentari PDL, entrerebbero in gioco solo nel momento in cui, la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, dovesse essere rattificata definitivamente dal Senato della Repubblica.

Questa mossa di Berlusconi, inizialmente, sembrerebbe mettere con le spalle al muro il già pericolante governo Letta.


Andando a spulciare il regolamento parlamentare, però, si noterà che quella di Berlusconi è solo una delle tante provocazioni lanciate per rafforzare la sua posizione e all'interno del governo attuale e in vista delle prossime elezioni.

Quale sarebbe l'iter parlamentare nel caso in cui i parlamentari del PDL, una volta recepita la decadenza del loro leader, presentassero davvero le dimissioni di massa??
I tempi per far decadere ognuno dei parlamentari del PDL si conterebbe non in giorni, settimane, mesi, ma in anni! ecco perchè questa mossa di Berlusconi non può che essere recepita come una provocazione, un bluff puramente propagandistico.

Infatti andiamo a vedere nel dettaglio come si svolgerebbe l'intera procedura di decadenza dei parlamentari PDL.

Nel momento in cui i deputati o i senatori decidessero di dimettersi, le camere di appartenenza ( Camera dei Deputati o Senato della Repubblica ) sarebbero chiamate a votare la decadenza da di ognuno di loro. Quanti sono i parlamentari del Pdl??  Sono ben 196 ( per la precisione 97 deputati e 91 senatori ).

Quando un parlamentare decade dalla sua carica, subentra il primo dei non eletti nella circoscrizione del parlamentare decaduto. Terminato questo passaggio, i seggi verrebbero divisi fra gli altri gruppi parlamentari. Insomma, per dirla tutta....non sarebbero sufficienti cinque anni di legislatura. 

Questa mossa di Berlusconi non fa altro che rendere il governo Letta sempre più legato alle proprie intenzioni; nel momento in cui Egli decidesse di staccare la spina, dovrebbe solo sfiduciare il governo ed aprire, quindi, una nuova battaglia elettorale.






lunedì 23 settembre 2013

EURO: IL RISTORATORE TEDESCO ED I CLIENTI EUROPEI INGENUI

Dopo un periodo di interruzione riguardo questo argomento, voglio tornare a parlare di una tematica a me cara: l'EURO.

Tuttavia voglio farlo in maniera simpatica, senza prenderci troppo sul serio e raccontando il problema EURO - EUROPA in un modo totalmente differente rispetto agli scorsi articoli, in modo da semplificare la comprensione di questo problema.

Il metodo che userò sarà cercare di smontare le spiegazioni di diversi economisti, secondo cui il problema dell'Euro, riguardante diversi Stati ( Italia, Grecia, Cipro, Spagna, Portogallo, Irlanda ed, ormai, anche la Francia ) non sia correlato in modo univoco da Stato a Stato, ma lo sia attraverso una correlazione spuria.

Immaginiamo l'architettura EURO - EUROPA come un ristorante, nella quale entrano continuamente nuovi clienti ( Stati ) che, tuttavia, dopo aver consumato il pasto, escono sempre con malesseri generali.

L'idea che certi economisti ci vogliono inculcare è quella che ogni cliente, prima di entrare in questo ristorante, abbia già dentro se un malanno che sta per svegliarsi: c'è chi ha la nausea, chi ha un calcolo, chi ha la congestione, che ancora con si sono manifestate all'ingresso nel ristorante ma, puntualmente, si verificheranno una volta consumato il pasto offerto dal ristoratore.

Il sospetto più consono alle conseguenze descritte è quello che il ristoratore abbia dato, a tutti questi clienti, del cibo avariato ma, clamorosamente, questa possibilità, che pare la più probabile, non viene neppure presa in considerazione da un gran numero di medici ( economisti PRO - EURO ).

Secondo questi medici, i clienti entrati nel ristorante ricevono nel 99% dei casi cibo di ottima qualità ma, per un motivo differente l'uno dall'altro, escono sempre e comunque malati.

Dico nel 99% dei casi perchè in effetti, uno riesce sempre a farla franca!
Questo cliente non solo riesce sempre a mangiare del cibo a lei gradito ma, come se non bastasse, riesce a gestire l'intero ristorante ( chiamato Unione Europea ).

.... ed il motivo è piuttosto chiaro! ma chi è il gestore del ristorante??

Lo so che siete già arrivati ad una risposta da soli, ma lo dico lo stesso: il gestore del ristorante è la Germania!

Ricapitolando, ci troviamo davanti ad un numero incredibile di clienti ( Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Cipro, Irlanda, Grecia ) che, dopo esser entrati all'interno del ristorante ( Unione Europea ), ed aver mangiato il cibo consigliato dal ristoratore ( Germania ) cominciano ad avere dei malesseri, ma dopo esser andati dal dottore ( gli economisti pro - Euro ) si sentono dire che il loro malessere non dipende dal cibo avariato che gli è stato consigliato dal ristoratore ( Euro ), ma dipende da fattori esterni già in circolo nell'organismo prima dell'ingresso nel ristorante.

La soluzione è molto semplice: tornare all'amato ristorantino di fiducia ( moneta sovrana ) e lasciar perdere le manie di grandezza sponsorizzate dal grande ristoratore ( Germania ). 

Soluzione semplice, ma efficace.....tirate voi le somme! 

                                                                                                          To be continued.....



mercoledì 18 settembre 2013

ATTACCO ALLA COSTITUZIONE - LA CARAMELLINA E LE VAGONATE DI MERDA

“ È la Costituzione più bella del mondo e non consentiremo a Berlusconi di sfasciarla ”.

Cosi affermava, solo pochi mesi fa, l'ex segretario dimissionario del PD Pier Luigi Bersani.
Tuttavia, queste bellissime e rassicuranti parole ormai, in casa piddina, sembrano essersi dissolte.
L'attacco alla Costituzione è ormai partito. Quale metodo migliore di entrare all'interno della Costituzione italiana se non quello di scassinare il lucchetto di protezione??
Quale?? L'articolo 138!

                                                          ART. 138

 Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione [cfr. art. 72 c.4].
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare [cfr. art. 87 c.6] quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata [cfr. artt. 73 c.1, 87 c.5 ], se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.


Infatti, è proprio l'art. 138, il faro che protegge da attacchi indiscreti la nostra amata carta costituzionale. Esso, attraverso l'iter legislativo che porta a cambiare una legge costituzionale, fa si che i tempi impiegati a terminare l'intera procedura creino tutte quelle condizioni in grado di bloccare sul nascere le modifiche indesiderate.
I padri costituenti avevano posto un lucchetto piuttosto sicuro su di essa:
con la doppia votazione, in entrambe le camere, separate da un periodo di riflessione e di interrogazione della società civile non più breve di 3 mesi, si creavano le condizioni per far decadere immediatamente le modifiche peggiorative e, in caso almeno 2/3 del parlamento non avesse trovato un accordo nella seconda votazione, sarebbe stata la società civile, attraverso un referendum, a decidere se bocciare o promuovere tale modifica.
Ora, abbiamo perso quella sicurezza, rappresentata dall'art. 138, che faceva in modo che le modifiche indesiderate alla carta costituzionale difficilmente venissero portate a termine.

Evidentemente non può che sorgermi un dubbio: se per il PD, la nostra carta costituzionale, fino a pochi mesi fa era la più bella del mondo, le loro modifiche potrebbero solo avere la pretesa di migliorarla. Il che mi fa sdraiare a terra dalle risate, dato il materiale umano presente in Parlamento attualmente ( M5S escluso, chiaramente ).
Inoltre, questa modifica della carta costituzionale è, oltre che inutile, anche abusiva, dato che non è stato chiesto all'interno della campagna elettorale al popolo italiano.
I partiti, per poter attuare queste modifiche legittimamente, averebbero dovuto stilare una lista contenente tutta una serie di modifiche costituzionali da loro proposte, per poi metterle al vaglio della società civile. Tuttavia questo non è stato fatto, ecco perchè ritengo la modifica dell'art. 138 ABUSIVA .

La mia idea non è quella di mettere in una botte di ferro la Costituzione per l'eternità: sono assolutamente d'accordo ad attuare accorgimenti riguardo il numero dei parlamentari, riguardo i rimbalzi di una legge da una camera all'altra per via del testo non perfettamente identico approvato dalle due camere o, più semplicemente, a modifiche dovute a nuovi bisogni nati nel tempo e non preventivabili nel 1946 - 47 dall'assemblea costituente.
Un'altra cosa è però attaccare l'articolo cardine, pensato per regolare le modifiche costituzionali, per poi attuare con incredibile velocità una serie di cambiamenti.

Ci presenteranno la controriforma come una fantastica svolta per l'Italia, magari condita da qualcosa di dolce, magari sottoforma di una caramellina contenente il taglio del numero dei parlamentari, una dolcissima caramellina avente il potere di farci ingurgitare le tonnellate di merda che ci arriveranno addosso.

Ormai il Parlamento ha perso il suo potere legislativo, che è stato assorbito dal Governo che, attraverso decreti legge fa ricopre pure il ruolo che, fino a 3 legislature fa veniva normalmente ricoperto dal Parlamento. Ora, attraverso le questioni di fiducia il governo fa si che il Parlamento sia obbligato a rattificare i decreti legge, pena la caduta del governo!

Chiudo questo articolo con una petizione ragazzi! sono state raccolte ben 432000 firme contro questa modifica alla costituzione! dobbiamo raggiungere quota 500000! dai, manca poco!! entrare nel sito del fatto quotidiano e firmate anche voi! https://www.change.org/it/petizioni/costituzione-non-vogliamo-la-riforma-della-p2-firma-l-appello#