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sabato 15 marzo 2014

VIATICO VERSO LE EUROPEE - CHIARIMENTI SULLE TEMATICHE COMUNITARIE

Salve gentili lettori.

Ormai, si comincia a sentire nell'aria, l'inizio della bagarre elettorale che porterà, tra il 22 ed il 25 maggio, alle elezioni europee. La manovra di Renzie di incrementare le buste paga con 80 euro netti al mese dal 27 maggio puzza tanto di voto di scambio e, se andassimo ad analizzare le coperture, andremmo a scoprire che esse non esistono! i 3 miliardi di euro citati da Renzi derivanti dalla spending review di Cottarelli per il 2014, sono già stati impegnati a copertura di un altro decreto e, conseguentemente, non potranno essere impegnati per la misura renziano. 
Infatti, se andassimo a controllare nel particolare, quelle di Renzi sono esclusivamente un insieme di spot elettorali, senza nessun disegno di legge o decreto legge depositato. Insomma, è stato approvato nel cdm esclusivamente una relazione dello stesso Renzi, tuttavia, il ministro dell'economia, dopo essersi accorto della mancanza di fondi, ha bloccato tutto e lo stesso Renzi dovrà passare dal permesso dell'UE in modo tale da poter sforare il tetto del 2,6% di deficit per arrivare al 3% che significherebbe un insieme di altre risorse pari a 6,5 miliardi di euro. Questo deficit andrebbe a sommarsi al debito pubblico accumulato in questi anni e smentirebbe le promesse di Renzi di ridurlo gradualmente fino al 2018. Il permesso dell'UE però non arriverà e Renzi, alla prova dei fatti, non troverà le risorse per l'aumento delle buste paga che si aggira sui 10 miliardi di euro. Le uniche risorse reali sbandierate da Renzi derivano da fondi già sbloccati dal precedente governo Letta e che ora Renzi sta facendo proprie, prendendosi meriti non suoi.
Il chiaro voto di scambio proposto da Renzi sa di clamoroso, ma le elezioni europee andranno in una maniera molto differente rispetto alle aspettative del neo premier. 

Vorrei dedicare questo articolo ad un insieme di riflessioni sulle tematiche europee che ci accompagneranno fino al voto di fine maggio: EURO, FISCAL COMPACT e MES.

Partiamo dall'Euro, perchè esso è il nostro problema maggiore. Questa moneta non viene stampata privatamente dalle nazioni aderenti ma dall'UE (come molti cittadini credono) ma dall'UE che, dopo averla coniata, la gira alle banche internazionali private che la prestano agli Stati aderenti al sistema monetario con un aggravio di interessi direttamente proporzionale con il debito pubblico dello Stato in questione.
Un'altra questione fondamentale è il cambio Euro - Lira - Marco, andiamo a verificarlo:
1000 Lire = 990 Marchi; 1 Euro = 1 Marco; 1 Euro = 1936,27 Lire. 
La fregatura per noi italiani è davvero clamorosa, e si attesta, grosso modo, sul doppio valore di cambio tra Marco tedesco e Lira rispetto all'Euro. Avere una moneta cosi forte rispetto alla nostra Lira fa si che, l'Italia, risulti poco competitiva sulle esportazioni e molto competitiva sulle importazioni, insomma conviene comprare dalla Germania più che produrre internamente, ma questo crea meno domanda interna, disoccupazione e chiusura di imprese, con la conseguente crisi odierna!
Cosa ancora più triste è il fatto che nessuno abbia chiesto al popolo italiano del lontano 1997 un parere attraverso un referendum. Il m5s, vuole, attraverso un referendum chiedere il parere al popolo ed, in base alla risposta popolare, decidere che strada prendere. Prendere una decisione d'imperio andrebbe contro i nostri principi democratici e sarebbe in contraddizione con le critiche fatte a Prodi rispetto all'entrata nel sistema.

Passiamo al FISCAL COMPACT. Esso è un patto di bilancio sottoscritto da 25 dei 27 paesi aderenti all'UE, entrato in vigore il 1° gennaio 2013. Dal 2015, l'Italia dovrà ridurre la spesa pubblica e quindi i servizi di ben 53 miliardi di Euro all'anno per ben 20 anni, al fine di riportare il rapporto deficit/pil sul tetto massimo del 60%. Fare tagli per 53 miliardi di Euro all'anno significa tagliare lo Stato sociale e dover privatizzare tutti i servizi principali. Il movimento 5 stelle, al contrario degli altri partiti, si pone l'obiettivo di andare a ridiscutere questo accordo, al fine di svincolarsi da tali impegni e, qualora risultasse negativa la risposta dell'UE, si andrebbe valuterebbe un'eventuale uscita dal sistema, perchè ricordatevelo l'UE, senza una forza come l'Italia, imploderebbe, cosi come imploderebbe l'Euro. Questo accordo è stato preso non dai cittadini italiani ma, al contrario, dal PD e dal PDL.

                                                          FAVOREVOLI             CONTRARI               ASTENUTI
PARTITO DEMOCRATICO                     273                                 0                                2 
POPOLO DELLA LIBERTA'                    195                                 7                               47

Credo che non debba aggiungere nulla dopo questa tabella. Essa va ad illustrare la votazione, tra Camera e Senato, che ha portato all'approvazione del FISCAL COMPACT. Ora questi partiti faranno si dimenticheranno di questa votazione, andando a sputare sul piatto dove hanno mangiato, ribadendosi contrari a questi vincoli, ma sono loro che ci hanno portato dentro questo schifo. Cittadini, come si fa a dare nuovamente fiducia a questi partiti?

Ultimo aspetto, il MES ( MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA'). Esso è un accordo, nato tra i paesi dell'UE, al fine di istituire un fondo di salvataggio per i paesi in forte crisi economica e bisognosi di fondi comunitari per risollevare la propria posizione. Visto cosi il MES risulta essere qualcosa di intelligente ma, tuttavia, vi sono vari aspetti di questo accordo da analizzare. 
- Primo aspetto. Per poter far uso di questi fondi, il paese europeo in crisi, è costretto a  farsi dettare le linee di risanamento economico dal FMI e dall'UE, a colpi di austerità, con conseguente perdita di sovranità. 
- Secondo aspetto. Questo fondo non risulta essere a disposizione esclusiva degli Stati, ma può essere utilizzato anche da banche private al fine di risanare i debiti contratti.
- Terzo aspetto. L'Italia risulta essere il terzo finanziatore del MES con 125 miliardi di Euro da versare in 5 rate in 5 anni, tuttavia, tra i paesi mediterranei in crisi, risulta essere l'unico a non aver fatto uso di tale fondo per risanare la propria posizione, al contrario della Grecia, della Spagna, di Cipro e del Portogallo. Come se non bastasse, gli Stati aderenti, qualora vi fosse bisogno, sarebbero costretti ad aumentare il loro esborso all'interno del fondo. Verifichiamo chi ha costretto i cittadini italiani a questa tortura.

                                                         FAVOREVOLI            CONTRARI             ASTENUTI
PARTITO DEMOCRATICO                252                                   1                                0
POPOLO DELLA LIBERTA'              167                                    5                               23

Spero di avervi chiarito la situazione con questi DATI.

Vi lascio con le proposte del M5S per le elezioni europee. 
I punti principali, non trattati precedentemente sono:

1 - adozione eurobond, al fine di fideilizzare i debiti pubblici dei paesi aderenti all'UE. Una proposta provocatoria verso la Germania, che qualora non dovesse accettare, dovrebbe prendersi la responsabilità di un'Italia fuori dall'Euro, pronta a farle concorrenza sui mercati internazionali grazie alla svalutazione della nuova Lira ed una ritrovata competitività sulle esportazioni, che toglierebbe fette di mercato proprio alla Germania;

2 - abolizione del pareggio di bilancio, che strozza la nostra economia riducendo i margini di manovra. Questo ragionamento calzerebbe nel momento in cui l'Italia uscisse dall'Euro e impostasse un'economia di tipo espansivo con incremento della domanda esterna con maggiori esportazioni. Proprio come il Giappone.


A riveder le stelle e ricordate......alle europee.....#VINCIAMONOI!

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