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mercoledì 30 aprile 2014

LA CASSAZIONE A NAPOLITANO - SI DEVE TORNARE IMMEDIATAMENTE ALLE URNE

Salve gentili lettori.
Vorrei riproporvi un articolo che ho appena letto (fonte www.affariitaliani.it/politica) che parla di una recente sentenza della consulta che altererebbe la possibilità che tale legislatura ora in corso, possa proseguire nel suo normale decorso fino al 2018.
Ecco l'articolo:
Sentenza clamorosa della Cassazione. Dopo la Consulta, che a gennaio aveva dichiarato incostituzionale l'attuale legge elettorale, arriva il pronunciamento decisivo della Suprema Corte. Che mette nero su bianco una serie di considerazioni che potrebbero portare, secondo gli avvocati che hanno patrocinato la causa, addirittura a una impossibilità da parte del Parlamento a cambiare la legge elettorale. Insomma, l'Italicum di Renzi potrebbe essere approvato solo a fronte di nuove elezioni. Gli avvocati Aldo Bozzi e Claudio Tani, in una lettera al presidente della Repubblica, scrivono: "Vorremmo attirare la Sua attenzione sulla importantissima recente sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione, n. 8878/14 del 4 aprile 2014, nella quale, con l'efficacia del "giudicato erga omnes " è stato accertato e dichiarato che "...i cittadini elettori non hanno potuto esercitare il diritto di voto personale, eguale, libero e diretto secondo il paradigma costituzionale, per la oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica, a causa del meccanismo di traduzione dei voti in seggi, intrinsecamente alterato dal premio di maggioranza disegnato dal legislatore del 2005, e a causa della impossibilità per i cittadini elettori di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento...".
Dopo questa premessa, arriva la parte decisiva: "Il principio di continuità dello Stato non può legittimare fino alla fine della legislatura le Camere elette in violazione della libertà di voto e che sono il frutto della grave ferita inferta "alla logica della rappresentanza consegnata dalla Costituzione". Ciò comporterebbe una grave violazione del giudicato costituzionale e di quello della Corte di Cassazione, nonché una persistente inammissibile violazione della Costituzione. Si tratta di pronuncia che è destinata a spiegare i propri effetti proprio per il futuro e che, quindi, non può essere ignorata, poiché ha accertato con forza di giudicato l'avvenuta violazione del diritto di voto di tutti gli elettori italiani, non soltanto dei ricorrenti. Ne consegue che l'attuale Parlamento, stante " la oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica", non ha alcuna legittimazione democratica per apportare modifiche alla vigente Costituzione, né per  modificare la legge elettorale risultante dalla sentenza n. 1/2014 della Corte Costituzionale. Auspichiamo, pertanto, che Lei, preso atto dell'ineludibile giudicato e dell'obbligo giuridico di darvi pronta attuazione, promuova gli atti necessari affinché il Popolo Italiano sia finalmente messo in grado di "esercitare il diritto di voto personale, eguale, libero e diretto secondo il paradigma costituzionale".
Questo dal mio punto di vista non può che essere una buona notizia ed una reale speranza di cambiamento. Dopo le elezioni europee, qualora dovesse vincere il Movimento 5 stelle, il presidente della Repubblica potrebbe sentirsi obbligato, data questa recente sentenza, a sciogliere le camere ed indire nuove elezioni. Infatti questo governo di nominati non rappresenta il volere popolare e questo Parlamento, eletto in toto con una legge anticostituzionale, pare che non potrà modificare più la Costituzione e neppure la legge elettorale.
Ciò significa che si andrà al voto con il Mattarellum modificato dalla consulta, che permetta l'inserimento di preferenze e, quindi, l'elezione diretta dei rappresentanti popolari nell'assemblea parlamentare.
Con speranza, alla prossima!!

martedì 29 aprile 2014

DL LAVORO GOVERNO RENZI - LA STORIA DI MATTEO, IL PRECARIO PERENNE

Salve gentili lettori.
Oggi vorrei parlarvi nuovamente del decreto lavoro del governo Renzi. Tenetevi forte!!!
Ecco cosa propone il DL lavoro che, ormai è legge in quanto esso risulta essere stato già pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale.
Attraverso questo decreto il lavoratore perderà ogni tipo di diritto, in quanto il decreto va verso una precarizzazione perenne del mercato del lavoro, al fine di avvantaggiare le imprese.
Avvantaggiare le imprese in un periodo come questo ci sta, ma non attraverso una precarizzazione tale, ciò significa buttare all'aria lotte sindacali (i vecchi cari sindacati oggi smarriti) del secolo scorso.
Ecco il contenuto.
Il datore di lavoro potrà assumere con contratto a tempo determinato non apponendo la causale, ovvero il motivo per cui assume. tale contratto potrà essere prorogato per ben 5 volte nell'arco di 36 mesi e rinnovato un numero indefinito di volte.
Facciamo un esempio: Matteo ( dai cosi ci divertiamo un po' ) viene assunto con contratto a tempo determinato (come avverrà sempre d'ora in poi) per 4 mesi presso l'azienda di ABC. Il contratto viene prorogato una prima volta per 7 giorni, una seconda volta per 1 mese, una terza volta per 3 settimane, una quarta volta per 2 settimana e una quinta volta per 5 settimane.
Matteo avrà lavorato per 8 mesi e tre settimane. Poi torna a casa. Dopo un anno il datore di lavoro decide che forse Matteo potrebbe risultare utile per un certo periodo e lo richiama per due settimane e gli proroga il contratto per il mese successivo. Poi lo manda a casa. Trascorsi 3 mesi il datore di lavoro richiama Giovanni per 3 settimane e non gli proroga il contratto....e così a ripetizione per tutti i 36 mesi.
Ma non finisce mica qui!!
Finito questo periodo stressante di precariato perenne, Matteo spera, trascorsi i 36 mesi, di essere finalmente stabilizzato. Ma ecco che il datore di lavoro decide di rivolgersi ad una agenzia di somministrazione per utilizzare il personale nella sua azienda. Ecco, quindi che Matteo dovrà rincominciare il suo personale dramma, stesso procedimento di prima ma assunto stavolta dalla agenzia di somministrazione, con contratti a tempo determinato a lascia e prendi, per altri 36 mesi.
Trascorsi 6 anni di precarietà, ecco far capolino nella testa di Matteo la speranza di essere finalmente assunto dall'azienda ABC. Ma il datore di lavoro decide che Matteo non è la tipologia di lavoratore che gli sta bene, ne ha bisogno di un altro con altra mansione ed altre competenze.
Risultato finale: Matteo rimarrà a vita precario e non potrà impostare un procedimento di miglioramento della sua vita sociale. Questa è la nuova prospettiva degli operai italiani. Auguri!!
Questo è il decreto legge emanato d'urgenza dal governo Renzi!!
ps. Io mi faccio gli auguri da solo! 

DECRETO SUGLI 80 EURO - ECCO LA RIFLESSIONE DELLA SENATRICE M5S LEZZI (COMMISSIONE BILANCIO).

Salve gentili lettori.
Oggi vorrei condividere con voi la riflessione della senatrice Lezzi, m5s, sul decreto spot di Renzi sugli 80 Euro.
Ecco la riflessione che condivido in toto.
Ma non dovevano essere 80 euro al mese? Saranno al massimo 53,33 euro e se si è stati assunti in corso d'anno anche meno. Nel 2015, ovviamente, il debito pubblico aumenterà per tutti gli italiani.
Ecco come funzionerà lo spot elettorale di Renzi:
A pochi giorni dall’entrata in vigore del DL. 24 aprile 2014, n. 66, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 aprile 2014, n. 95 e in vigore dalla stessa data, con il quale è stato introdotto l’atteso e annunciato bonus IRPEF per il 2014, finalizzato ad alleggerire il carico fiscale dei lavoratori dipendenti e alcune categorie di redditi assimilati, l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 8 del 28 aprile 2014, n. 8/E, ha fornito i primi chiarimenti operativi.
Vediamoli punto per punto.
Come detto in termine generali, il bonus riguarda le seguenti categorie reddituali:
1) Lavoro dipendente;
2) I seguenti redditi assimilati: compensi socie lavoratori delle cooperative; le indennità e i compensi percepiti a carico di terzi dai lavoratori dipendenti per incarichi svolti in relazione a tale qualità (lett. b); somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale (lett. c); redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (lett. c-bis); remunerazioni dei sacerdoti (lett. d); le prestazioni pensionistiche di cui al d.lgs. n. 124 del 1993 comunque erogate (lett. h-bis); compensi per lavori socialmente utili in conformità a specifiche disposizioni normative (lett. l).
Sono esclusi dal bonus, oltre ai lavoratori autonomi e le pensioni, determinate categorie dei redditi assimilati: i redditi previsti dalla lett. e dell’art. 50 TUIR, cioè i compensi per l’attività libero professionale intramurali del personale dipendente del Servizio sanitario nazionale, le indennità i gettoni di presenza e gli altri compensi corrisposti dallo Stato, dalle regioni, dalle province e dai comuni per l’esercizio di pubbliche funzioni nonché i compensi corrisposti ai membri delle commissioni tributarie, le indennità parlamentari, le rendite vitalizie e le rendite a tempo determinato, costituite a titolo oneroso, diverse da quelle aventi funzione previdenziale e gli altri assegni periodici, comunque denominati, alla cui produzione non concorrono attualmente né capitale né lavoro.
Entrando nel merito del bonus, spetta a coloro che residua IRPEF lorda, dopo aver applicato la detrazione per lavoro dipendente (art. 13, comma 1 TUIR) e senza che rilevino le altre, e fino al limite massimo di 26.000 euro. L’Agenzia delle Entrate ricorda le recenti modifiche in materia di detrazioni di cui al comma 1 dell’art. 13 TUIR (Legge di Stabilità 2014), tenendo conto che il reddito complessivo da prendere in considerazione deve essere al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Per quanto riguarda l’importo, è pari a 640 euro, se il reddito complessivo non è superiore a 24.000 euro. Tra 24.000 e 26.000 euro, l’importo del bonus è ridotto nella parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 euro. Se l’importo pieno del bonus è pari a 640 euro, tenuto conto che si riferisce a tutto il periodo di imposta 2014, 80 euro è la quota di recupero, tenuto conto degli 8 mesi che mancano alla fine dell’anno, più che il valore mensile, pari in via effettiva a 53,33 euro.
La verifica reddituale, anche attraverso specifiche comunicazioni dei dipendenti, richiede, inoltre, la definizione di un reddito annuale presunto, in base al quale si procederà con l’erogazione del bonus, fermo restando la possibilità del conguaglio di fine anno.
Le principali problematiche riguardano le modalità di applicazione del bonus e il complicato coinvolgimento del sostituto di imposta, soprattutto in tutte quelle situazioni dove potrebbero coesistere contemporaneamente più rapporti di lavoro, in particolare con il lavoro a progetto e i contratti a tempo parziale. Su questi, e in generale, sulla portata del provvedimento, sono attesi a breve i chiarimenti ministeriali e INPS.
Ma andiamo con ordine. Innanzitutto viene previsto che la misura, applicabile per il 2014, è parametrata al periodo di lavoro nell’anno. Pertanto, dal primo periodo di paga utile dall’entrata in vigore del provvedimento, i sostituti di imposta dovranno iniziare a riconoscere il bonus, ripartendolo per le retribuzioni erogate successivamente.
La circolare 8/E chiarisce che i sostituti di imposta dovranno riconoscere il bonus a partire dalle retribuzioni erogate nel mese di maggio: solo nel caso in cui non sia possibile per ragioni legate alle procedure di pagamento delle retribuzioni, si partirà da giugno.
In particolare, dovrà essere attribuito, in via automatica, sugli emolumenti erogati nel periodo di paga, rapportati al periodo stesso, utilizzando le ritenute disponibili per ogni periodo di paga e, in caso di incapienza, dei contributi previdenziali dovuti, di cui non si effettua il versamento. Il coinvolgimento dei contributi previdenziali determinerà, con tutta probabilità, un aggiornamento della procedura UNIEMENS in grado di evidenziare il recupero sui contributi previdenziali in caso di incapienza.
Essendo il bonus parametrato sul periodo di lavoro nell’anno, molte sono le situazioni in cui è necessario procedere a un ricalcolo, come per le assunzioni in corso dell’anno e le cessazioni successive a maggio: come detto, il valore mensile da tenere in considerazione è 53,33 euro, se il rapporto è iniziato successivamente a gennaio 2014 (ad esempio, con l’assunzione effettuata ad aprile 2014, il bonus spetta per 9/12esimi, cioè 53,33 x 9= 479,97) o si è interrotto successivamente, con le stesse logiche evidenziate nel precedente esempio.
La presenza di più sostituti di imposta, come accennato, complica ulteriormente la questione: nel caso di più contratti a progetto, ad esempio, ogni sostituto di imposta riconosce il bonus pieno in via autonoma, ma il collaboratore, in occasione del conguaglio di fine anno o in sede di dichiarazione dei redditi, dovrà restituire la quota non dovuta. Su questi passaggi, l’Agenzia dell’Entrate non ha fornito specifici chiarimenti. Sarà quindi fondamentale la collaborazione del lavoratore, tenuto a comunicare la mancanza dei presupposti per il godimento del bonus per redditi diversi da quelli erogati dal sostituto d’imposta.
Alla prossima.

venerdì 25 aprile 2014

IL VIGNETTISTA VAURO STRUMENTALIZZA CONTRO IL M5S UNA VIGNETTA SULLA PARTITA DEL CUORE PER EMERGENCY

Salve gentili lettori.

Dopo aver visto le vignette di Vauro nella puntata di " Servizio Pubblico " non posso che fare qualche annotazione per richiamare alcuni aspetti volutamente tralasciati all'interno di una vignetta in particolare ( ci sarebbe una seconda vignetta sull'antifascismo ma non voglio cadere in provocazioni inutili ).

Ecco la vignetta in questione.



Insomma quanta falsità in questa vignetta. Vauro ormai non riesce più a far ridere nelle vignette dedicate al m5s, mi dispiace. Il motivo è l'odio con la quale sono costruite le vignette su Grillo & C, tralasciando volutamente alcuni aspetti fondamentali delle vicende raccontate.
La vignetta in questione parla della problematica nata dopo che, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dichiarò la sua volontà di partecipare alla PARTITA DEL CUORE per Emergency.

Di per se l'atto è assolutamente rispettabile e positivo. Sta di fatto che c'è un "piccolo" problema; siamo in periodo di "PAR CONDICIO".

L'm5s era contro la partecipazione di Renzi alla partita, non alla partita in se (e Vauro lo sa bene). Il motivo è semplice. Siamo in par condicio e la normativa in vigore vieta la partecipazione di personaggi politici ad eventi diversi da talk show e spazi politici, perchè dev'essere garantita una pari distribuzione dello spazio televisivo alle forze politiche candidate al parlamento europeo.
Andare in deroga a questa norma avrebbe causato un pericoloso precedente, per i periodi di PAR CONDICIO che verranno in vicinanza ad altre elezioni, tutto qua. 

Vi è una norma giuridica sulla PAR CONDICIO che spiega le motivazioni sul ricorso del m5s alla partecipazione del premier Renzi all'evento.

In base all’articolo 1 della legge 515 del 1993, successivamente modificata nel 2000: "in tutto il periodo della campagna elettorale la presenza di esponenti del governo è vietata in tutte le trasmissioni diverse da quelle di comunicazione politica e quelle informative riconducibili alla responsabilità di una specifica testata giornalistica". Altre successive delibere della commissione e dell’Autorità garante della comunicazione, che confermano come nelle "altre trasmissioni" (intrattenimento, sport) la presenza di candidati ed esponenti politici non sia ammessa ad alcun titolo".

Se Renzi avesse voluto partecipare fortemente all'evento, avrebbe potuto chiedere lo spostamento della partita ad elezioni concluse. Ora passiamo ad altro, grazie.

Un saluto gentili lettori, alla prossima.

mercoledì 23 aprile 2014

JOBS ACT - RENZI PONE LA QUESTIONE DI FIDUCIA A PROTEZIONE DI UN DECRETO IMPRONTATO SULLA PRECARIZZAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO

Salve gentili lettori.

Oggi vorrei parlarvi del decreto lavoro del governo Renzi, il cosiddetto JOBS ACT.

Io sono un attivista ed elettore del M5S, ma devo ammettere che il decreto lavoro del governo, sinceramente, non può definirsi vuoto.

Fosse vuoto non andrebbe a causare la soppressione dei diritti e delle tutele dei lavoratori acquisiti con anni ed anni di lotte, il più delle volte durissime. Con questo decreto, chissà, magari la disoccupazione scenderà di mezzo punto, ma a costi inimmaginabili. 

Quali saranno le conseguenze che scaturiranno dall'approvazione e successiva entrata in vigore di questo decreto lavoro??
Le conseguenze saranno pesanti. Il precariato diverrà normalità ed i contratti lavorativi a tempo indeterminato un miraggio utilizzato dai superiori a fini di ricatto. I contratti lavorativi a tempo determinato potranno avere una durata di 36 mesi e potranno essere comprensivi di ben 8 proroghe.

Poi vi è un altro aspetto non secondario da valutare, che riguarda guarda caso, l'Europa. Eh si, questo decreto va a toccare una direttiva importante dell'UE, ma questa volta non è l'Italia che si adegua ad obblighi esterni derivanti da regolamenti esterni provenienti dall'UE. Il nesso che ci lega all'UE, in questo specifico caso è opposto; ovvero siamo noi, tramite il decreto lavoro del Governo Renzi a violare una direttiva fondamentale proveniente dall'UE. Infatti, questo decreto viola la direttiva 1999/70 dell'Unione europea.
Perchè sta violando questa direttiva? Semplice.
Il governo, attraverso questo decreto lavoro, sta abolendo la causalità, l'obbligo di giustificare le ragioni oggettive tali da dover motivare le ragioni di un assunzione a tempo determinato.
Lotte sindacali del secolo scorso...CIAO CIAO.

Si tratta di un decreto che permetterà, fin dal momento successivo alla sua entrata in vigore, alle imprese di assumere dei lavoratori a tempo determinato a piacimento, senza nessun vincolo tra numeri di contratti a tempo determinato ed indeterminato all'interno dell'impresa, come invece era previsto fino ad oggi. 
Infatti, fino ad oggi, per lo meno vi era, a protezione da un possibile avvento del precariato perenne, un vincolo che obbligava le imprese ad assumere operai a tempo indeterminato, al fine di tenere conto degli operai presenti in azienda aventi un contratto a tempo determinato. Questo permetteva di livellare gli operai aziendali aventi diversi tipi di contratti, a vantaggio chiaramente, dei contratti a tempo indeterminato.

PRECARIATO, PRECARIATO, PRECARIATO, questo è il Job act di Renzi. 
Precariato dovuto al fatto che l'impresa d'ora in poi potrà scegliere il tipo di contratto da sottoporre al operaio, prendendo in considerazione esclusivamente le proprie ragioni ed i propri tornaconti, senza fare la tara con i diritti dei sottoposti. E questo ragionamento lo si potrà fare sempre e comunque.

L'articolo 2 di tale decreto governativo, in tema di contratto di apprendistato, risulta esser stato bocciato in toto.
A cosa serve il contratto di apprendistato? Serve a far acquisire competenze teorie e pratiche al soggetto, al fine di poterlo inserire stabilmente nell'organigramma d'impresa, una volta terminato questo periodo di formazione.
Ma il governo, per rilanciare la figura di questo istituto giuridico, è andato addirittura ad eliminare l'obbligatorietà della formazione teorico - pratica. 
Questo scempio avrà ripercussione gravissime sui contratti lavorativi futuri. Insomma, d'ora in poi il datore di lavoro potrà ricorrere al contratto di apprendistato, senza dover formare dal punto di vista teorico e pratico il soggetto. Tuttavia, nonostante lo smantellamento del contratto di apprendistato, che perderà la sua reale funzione, gli sgravi fiscali per i datori di lavoro che ricorreranno all'assunzione attraverso questo contratto, non verranno minimamente toccati. Il contratto di apprendistato diventerà normale contratto di somministrazione, che porterà vantaggi al datore di lavoro, in quanto il compenso di tale contratto risulta essere due livelli sotto il livello di compenso minimo salariale previsti dai contratti collettivi della categoria.
D'ora in poi, i giovani, anche in periodi di crescita economica, non potranno più avere una visione sul futuro, perchè saranno sempre perennemente precari ed in odore di allontanamento. 



Ed ecco che mi risuonano in testa le parole della Fornero che, parlando del decreto lavoro di Renzi, circa un mese fa, lo promuoveva dicendo che esso fosse la normale prosecuzione della riforma del lavoro cominciato proprio da lei. 



Noi del M5S abbiamo un'idea opposta sui contratti a tempo determinato! essi devono contenere un salario maggiorato al lavoratore precario, proprio per compensare questa condizione di insicurezza. 

Ma sicuramente il premier, a questo non pensa. E' troppo impegnato con i suoi tipici spot da fumo negl'occhi. 


Ok Renzi, metti la fiducia anche sul job act....altrimenti, col cavolo che te lo voterebbero!

Alla prossima.

lunedì 21 aprile 2014

IL CONCETTO DI DEMOCRAZIA - PARE CHE QUALCUNO SE LO SIA DIMENTICATO

Salve gentili lettori.

Oggi vorrei parlarvi del concetto di DEMOCRAZIA, dato che molti, forse provocatoriamente, pare si siano dimenticati il concetto primordiale d'essa.

Qual'è il significato primario del termine DEMOCRAZIA?

Questo termine, sulla quale si dovrebbero basare tutti i rapporti sociali tra i cittadini, ha un significato semplice, ma profondo: " GOVERNO DEL POPOLO ".
Il governo del popolo, può essere esercitato in due modi differenti: DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE.
La modalità democratica più utilizzata è quella indiretta. La modalità indiretta principale è la DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA; essa si basa sull'elezione, da parte del popolo, di rappresentanti all'interno delle istituzioni governative popolari ( Parlamenti e Consigli regionali, provinciali e comunali ). I rappresentanti popolari, una volta eletti, hanno il compito di muoversi all'interno delle istituzioni, al fine di trasformare le idee interne al programma elettorale, in legislazione vigente all'interno della nazione.

Questo è il concetto di DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA che, se fosse realmente compreso e portato a compimento, creerebbe un popolo sovrano pur non essendo direttamente attivo all'interno delle istituzioni.
Tuttavia, nell'ultimo trentennio, questo concetto è stato ribaltato, in modo spregevole, trasformando la popolazione sovrana, in semplici sudditi, sottoposti alle decisioni di una classe dirigente che non pensa più a legiferare a vantaggio della popolazione, ma solo a vantaggio della classe dirigente e di una classe ristretta di privilegiati.
Il fine della classe dirigente dell'ultimo trentennio è stato quello di crearsi una sicurezza personale, a discapito delle classi basse della popolazione nazionale.

Precedentemente, questo rischio veniva controllato dalla sinistra, che attraverso politiche che cercavano di livellare le possibilità in termini di diritti e possibilità economiche della popolazione, poneva un freno al controllo dell'élite nei confronti del popolo meno abbiente.
Quando la classe dirigente della sinistra, ha perso le proprie basi ideologiche, è saltato l'impianto democratico rappresentativo italiano.

Sulla spinta di questa mancanza di democrazia, nel 2009, nacque il MoVimento 5 stelle.

Qual'è l'obiettivo di questo gruppo di cittadini attivi nei propri territori?

L'obiettivo è davvero molto alto. Cercare di far saltare l'impianto di regime che sta controllando il paese, al fine di rimettere il popolo al comando del proprio destino.
Per farlo il MoVimento è dovuto entrare in un impianto costruito ad hoc per la rappresentanza politica, ed ora, dall'interno sta cercando di scardinare una struttura solida, costruita in anni di inciuci perenni.

L'obiettivo del MoVimento è quello di spostare le scelte interne alla nazione, dal Parlamento, a strumenti di democrazia diretta, come i referendum propositivi popolari senza quorum ed il RECALL.
Questo non significa sostituire la struttura parlamentare, ma trovare un giusto mix tra la democrazia rappresentativa e la democrazia diretta, al fine di rendere i parlamentari, una volta eletti, soggetti al volere popolare ed in continuo giudizio degli elettori.

Questo succede già all'interno del MoVimento, dove i parlamentari, resosi protagonisti di atti non conformi al " NON STATUTO " ed allo stile partecipativo M5S, vengono rimessi a giudizio degli iscritti certificati. I gradi di giudizio risultano essere ben 3! sfiducia dei gruppi territoriali ( meetup ), sfiducia dell'assemblea del gruppo parlamentare e sfiducia degli iscritti certificati.

Vogliamo trasportare questa trasparenza democratica in tutto il Parlamento, inserendo gli strumenti di democrazia diretta citati precedentemente. Ormai siamo vicinissimi a scardinare il sistema, ma ci serve partecipazione popolare attraverso lo scambio capillare d'informazioni.

Saluti gentili lettori! #VINCIAMONOI

sabato 19 aprile 2014

ECCO IL DEF DI RENZI - 3 MILIARDI DI EURO DI NUOVE IMPOSTE NEL 2014 E PRIVATIZZAZIONI SELVAGGE

Salve gentili lettori.

Vorrei illustrarvi il DEF del Governo Renzi per l'anno 2014.

Eccolo: privatizzazioni selvagge per 12 miliardi di euro l'anno dal  2014, 2015, 2016 e 2017. I proventi verranno utilizzati per ridurre il debito pubblico. Errore. I proventi verranno utilizzati per ridurre i deficit di bilancio annuali che andranno a sommarsi al debito pubblico già esistente. Queste privatizzazioni non avranno nessuna visione per il futuro, perchè si privatizzeranno gioielli statali come poste, che da sola riesce ad avere utili per 1 miliardi di euro l'anno, ottenendo un ricavo nell'immediato, ma un mancato introito economico ciclico negl'anni a venire. Una visione del futuro vomitevole. Sempre nel DEF il governo indica, per il 2014, 3 miliardi di euro di nuovo gettito da imposte e tasse. Insomma, gli 80 euro in busta paga, entreranno dal portone ed usciranno dalla finestra. Per il quinquennio 2013 - 2018 l'aumento di imposte sarà pari a 44 miliardi di Euro. Saluti.

M5S - L'INTERVENTO INTEGRALE DI ALESSANDRO DI BATTISTA AL BASTIONE ST. REMY DI CAGLIARI, 17/04/2014

Salve gentili lettori.

Giovedì sera, al Bastione St. Remy di Cagliari, è andato in scena un grandissimo incontro tra i cittadini sardi ed i loro rappresentanti in Parlamento.
E' stata una serata fantastica, a dir poco emozionante. Hanno partecipato a quest'incontro i candidati sardi per l'M5S al Parlamento Europeo: Giulia Moi e Nicola Marini; il sindaco M5S di Assemini ed i parlamentari sardi alla Camera dei Deputati, Emanuela Corda e Nicola Bianchi.
L'ospite d'eccezione è stato il preparatissimo Alessandro Di Battista!

L'intervento di Alessandro Di Battista è stato spettacolare. Lui riesce sempre a trascinare le folle trasferendo contenuti e facendoti acquistare nuovamente la voglia di continuare a combattere per un sogno, un sogno che sta diventando ogni giorno più realizzabile.

Ecco l'agorà integrale!


Ecco l'intervento completo di Alessandro Di Battista!


Da questo video non si comprende l'entità della partecipazione popolare a questo incontro. Il Bastione St. Remy era stracolmo, comprese le due scalinate ai lati.




Una folla spettacolare, senza che ci fosse la partecipazione di Beppe Grillo è sorprendente! è sorprendente perchè segna un confine importante: ORMAI IL MOVIMENTO 5 STELLE E' INDIPENDENTE DA BEPPE. Le persone partecipano non più per sentire gli interventi di Grillo e solo di sfuggita quelli dei candidati, ma partecipano per parlare di POLITICA!

Questo passaggio mentale è avvenuto ormai da qualche mese, perchè è ormai dall'inizio della legislatura che i nostri rappresentanti in Parlamento girano l'Italia nei fine settimana a raccontare tutto quello che avviene all'interno della Camera, del Senato e delle commissioni. Ormai la gente è pronta. Il Movimento è pronto al grande salto.

Una nota particolare la vorrei dedicare al nostro rappresentante sardo alla Camera dei Deputati Nicola Bianchi. Lui è ormai al secondo mandato e questo, d'ora in poi gli impedirà di candidarsi a qualsiasi carica elettiva tra le fila del MoVimento 5 stelle. Infatti Nicola, nel 2011 si candidò tra le fila del M5S alle comunali del suo paese, Sennorì; fu eletto consigliere comunale con 745 voti. Tuttavia, dopo appena un mese dall'inizio del mandato, decise di rassegnare le dimissioni, perchè capì che sarebbe stato impossibile portare a termine il suo programma all'interno di quel consiglio. Nel 2013 si candidò alle elezioni politiche, spendendo cosi la seconda ed ultima elezione tra le fila del m5s. Alla fine di questa legislatura, Nicola non potrà più candidarsi; sarebbe stato il più indicato a diventare l'Orellana di turno. Avrebbe potuto cercare di mettere i bastoni tra le ruote al Movimento, al fine di far durare il più possibile la legislatura. Ed invece no! lui è vero fino alla fine!

NELLA RICOSTRUZIONE DEL NOSTRO PAESE, CI SARA' BISOGNO DI PERSONE COME NICOLA BIANCHI!

Alla prossima gentili lettori!! #VINCIAMO NOI, anzi...dato che l'argomento dell'articolo è l'agorà a Cagliari del Movimento.....#BINCEUSUNOSU!























































mercoledì 16 aprile 2014

17/04/2014 - AGORA' CON ALESSANDRO DI BATTISTA AL BASTIONE DI CAGLIARI!

Salve gentili lettori!


Questo articolo vuole essere esclusivamente a titolo informativo.

Tutti i cittadini della provincia di Cagliari, simpatizzanti del Movimento 5 stelle, o ancor meglio, tutti i cittadini aventi ancora dubbi sull'operato e sulle idee portate avanti in Parlamento dal nostro gruppo, avranno una grande occasione di chiarirsi tutti questi dubbi.

Giovedì 17 aprile, alle 19:30, presso il bastione St. Remy di Cagliari, ci sarà un'agorà organizzato dai parlamentari del MoVimento 5 stelle.
Per la prima volta in Sardegna, sarà presente il grandissimo Alessandro Di Battista, cittadino portavoce alla Camera dei deputati!

Insieme ad Alessandro, saranno presenti alcuni parlamentari sardi: Emanuela Corda, Manuela Serra, Nicola Bianchi; il sindaco 5 stelle di Assemini Mario Puddu ed i candidati sardi al Parlamento europeo per il MoVimento 5 stelle, Giulia Moi e Nicola Marini!!

Partecipate!! 


LA RIFLESSIONE DELLA BUONANOTTE - L'ASSONANZA DI PENSIERO TRA PRIMO LEVI E BEPPE GRILLO

Salve gentili lettori.

Questa è stata una giornata piena di strumentalizzazioni. Ma dopo aver letto attentamente l'articolo di Beppe Grillo, i pensieri di Primo Levi ( che parlava di Fascismo che muta nel tempo, ma non muore ), dopo aver ascoltato attentamente la risposta di Beppe sul tema, posso dire questo:

Beppe ha spostato l'opera di Primo Levi al 2014, andando ad inserire al suo interno, tutte quelle problematiche che rendono l'uomo moderno prigioniero di poteri occulti, certamente meno incisivi e cruenti del Nazismo dal punto di vista fisico e materiale, ma che incidono sulla libertà dei popoli moderni.
Chi ha voluto strumentalizzare l'articolo, ha avuto la libertà sacrosanta di farlo, quella libertà che non sarebbe esistita per i giornalisti del periodo Fascista, e che non esiste nemmeno oggi, quando si vanno a toccare temi scomodi ai potenti del sistema Capitalista, il Fascismo del 2014.

Buonanotte ai pensatori liberi da ideologie e controlli, aldilà del colore politico.


martedì 15 aprile 2014

IL POST DI GRILLO E LE RIFLESSIONI DI PRIMO LEVI

Salve gentili lettori.

E' partita da ormai due giorni, una strumentalizzazione folle dell'articolo di Beppe Grillo, che richiamava un'opera di Primo Levi ( " Se questo è un uomo " ndr ).
Tutto quello che sta avvenendo è un qualcosa di esagerato, perchè bisogna ben distinguere due aspetti di questo articolo di Grillo. 1) Aver postato una foto di un campo di concentramento; 2) Il concetto che il contenuto di tale articolo voleva far arrivare ai lettori. 
Ragioniamoci su.

Questo è l'articolo di Grillo:

Voi che vi disinteressate della cosa pubblica

come se vi fosse estranea e alla vita delle persone

meno fortunate che vi circondano

nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il telegiornale di regime caldo e visi di mafiosi e piduisti sullo schermo
mentre mangiate insieme ai vostri figli
che educate ad essere indifferenti e servi
Considerate se questo è un Paese
che vive nel fango
che non conosce pace, ma mafia
in cui c'è chi lotta per mezzo pane e chi può evadere centinaia di milioni
di gente che muore per un taglio ai suoi diritti civili, alla sanità, al lavoro, alla casa
nell'indifferenza dell'informazione
Considerate se questo è un Paese
nato dalle morti di Falcone e Borsellino
dalla trattativa Stato mafia
schiavo della P2
Comandato da un vecchio impaurito
delle sue stesse azioni
che ignora la Costituzione
Considerate se questo è un Paese
consegnato da vent'anni a Dell'Utri e a Berlusconi
e ai loro luridi alleati della sinistra
Un Paese che ha eletto come speranza un volgare mentitore
assurto a leader da povero buffone di provincia
Considerate se questa è una donna,
usata per raccogliere voti,
per raccontare menzogne su un trespolo televisivo,
per rinnegare la sua dignità
orpello di partito
vuoti gli occhi e freddo il cuore
come una rana d'inverno.
Meditate che questo AVVIENE ORA e che per i vostri figli non ci sarà speranza
per colpa della vostra ignavia, per aver rinnegato la vostra Patria
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.


Dopo aver letto l'articolo, avrete sicuramente capito che il suo contenuto, aveva l'obiettivo di mettere in connessione due diversi periodi storici, impostati su due diversi sistemi: IL TOTALITARISMO ED IL CAPITALISMO.

Il Capitalismo è una struttura molto vicina alle strutture totalitarie del passato. L'unica differenza è che il totalitarismo mostra la sua struttura senza veli che nascondano la realtà, mentre il Capitalismo riesce a mascherare il suo vero scopo attraverso i mezzi della finanza e della pubblicità ingannevole. La pubblicità ingannevole spinge la massa a compiere i comportamenti che vanno a vantaggio di una piccola sfera di privilegiati. Differenze. Il Totalitarismo spinge a compiere determinati comportamenti con la forza; il Capitalismo lo fa con il raggiro mentale. Il popolo raggirato si sente libero esclusivamente perchè controllato mentalmente. Ecco perchè confrontare due strutture come queste, non è un insulto, ma è pura realtà, in un tentativo disperato di risvegliare la libertà dei popoli.

Se il postare una foto di un campo di concentramento, per richiamare ad un confronto tra totalitarismo e Capitalismo risulta essere, a mio modo di vedere, esagerato e di cattivo gusto, l'obiettivo dell'articolo di Grillo era modificare un'opera andando a renderla tale da essere compatibile con le problematiche del presente, nel confronto col capitalismo ed i poteri forti del presente, che vanno ad incidere sulla libertà della massa, attraverso una metodologia invisibile: IL CONTROLLO MENTALE.

Vorrei chiudere con una riflessione dello stesso Primo Levi, dove egli prova a far comprendere ai suoi lettori che il FASCISMO può mutarsi, sulla base della società che ha davanti, al fine di rendere sempre attivo il controllo su di essa.

(Primo Levi, da "Un passato che credevamo non dovesse tornare più", Corriere della Sera dell’8 maggio 1974)



"Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti."

Questa è la risposta di Beppe Grillo in conferenza stampa, sul tema Levi.



Il vero problema è FAR SI CHE CIO' CHE SI E' VERIFICATO NEL PASSATO, NON SI VERIFICHI NEL PRESENTE E NEL FUTURO!

Alla prossima gentili lettori!

mercoledì 9 aprile 2014

MA IL MOVIMENTO 5 STELLE AVEVA DIRITTO AI RIMBORSI ELETTORALI? SI! ORA VE LO DIMOSTRERO' CON I DOCUMENTI ALLA MANO!

Salve gentili lettori.

In questo articolo, vorrei parlarvi della classica storia, secondo la quale, il MoVimento 5 stelle, abbia montato la storiella etica del rifiuto dei rimborsi elettorali derivanti dalle elezioni politiche 2013, semplicemente per il fatto che, tanto, non ne avrebbe avuto diritto di riscossione.
I rimborsi, esclusivamente del m5s, sarebbero stati quantificati in 42 milioni 700 mila Euro.

Ancora oggi, purtroppo, mi ritrovo spesso a dover smontare le tesi diffamatorie di alcune persone che, risultando poco informate da un punto di vista legislativo, vanno a creare false idee nella popolazione. Queste false informazioni, diventano immediatamente false verità, in quanto pochissime persone, si prendono poi la briga di verificare personalmente la veridicità di una notizia.
Questa tesi risulta essere assolutamente falsa, e denota addirittura una sorta di lacuna in tale settore.
Oggi ho deciso di scrivere questo articolo, proprio per superare questo tema e metterci, finalmente, una pietra sopra.

Smontare questa tesi ignorante è facilissimo, e per farlo mi servirò dello strumento classico del Movimento 5 stelle: I DOCUMENTI.
Andando a spulciare sui documenti, troviamo la legge che regolamentava il diritto ad ottenere i rimborsi elettorali, vigente per le elezioni politiche del 25 febbraio 2013. L'articolo 3 ci parla delle due tipologie di finanziamento; l'articolo di tale decreto recita esattamente cosi:

I partiti e movimenti politici che intendono usufruire dei rimborsi per le spese elettorali e dei contributi a titolo di cofinanziamento dell’attività politica ne fanno richiesta, a pena di decadenza, al Presidente della Camera dei deputati o al Presidente del Senato della Repubblica, secondo le rispettive competenze, entro il trentesimo giorno successivo alla data di svolgimento delle elezioni per il rinnovo del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, del Parlamento europeo, dei  consigli regionali o delle province autonome di Trento e di Bolzano

La legge sopra indicata spiega molto semplicemente che i partiti o movimenti iscritti alle elezioni politiche, possono richiedere il pagamento dei rimborsi elettorali a loro spettanti, qualora presentassero la documentazione necessaria entro e non oltre il trentesimo giorno dallo svolgimento delle elezioni politiche.
La documentazione da presentare ai presidenti di Camera e Senato avrebbe avuto un limite temporale a scadenza del 28 marzo 2013, termine di decadenza di tale diritto.

Per verificare personalmente il testo legislativo che regolamentava l'accesso ai rimborsi elettorali per le elezioni politiche 2013, entrate su questo sito: www.normattiva.it e controllate le norme sul vecchio rimborso elettorale!!

Il documento, passato in Gazzetta Ufficiale, che attesta senza ombra di dubbio, che il M5s, ha avuto la facoltà di riscuotere la prima trance di pagamento è la seguente:


In questo documento, sono elencati tutti i partiti o movimenti, che hanno avuto la facoltà di riscuotere la prima parte dei rimborsi elettorali, derivanti dalle spese per la campagna elettorale pre politiche 2013. 
In base all'articolo 3 e 5 della legge 96 del 2012, il MoVimento 5 stelle, accompagnato da altri 4 movimenti, ha deciso di far decadere questa facoltà attribuitagli dalla legge.

Capisco che, in una politica genericamente marcia, accettare che ci sia qualcuno che risulta coerente con le proprie promesse è difficile, ma questa è la realtà.

Eh si, la COERENZA, quella che qualcuno si è dimenticato da qualche parte.

Dobbiamo ricordarci che, il finanziamento pubblico ai partiti, fu abolito da un referendum del 1993, dove oltre il 90% dei votanti, decise di abolirlo. Successivamente, nel 1994, il Parlamento li fece rientrare dalla finestra, sotto forma di " rimborsi elettorali ", rimborsando una quota di costo in base direttamente proporzionale ai voti presi alle elezioni in questione.

Spero che, dopo questa spiegazione dettagliata, accompagnata da documentazione ufficiale, passata attraverso la Gazzetta Ufficiale, la gente la smetta di attaccarsi a questi finti appigli e cerchi di verificare realmente l'operato del MoVimento 5 stelle in Parlamento!
Come fare? Semplice!
Basta entrare nel sito del Senato della Repubblica e leggersi i progetti di legge depositati dai parlamentari di tutte le forze politiche.
Il MoVimento 5 stelle, nell'arco di un anno e mezzo, ha già depositato oltre 235 progetti di legge, mandando a compimento la promessa di depositare le proposte di legge interne al programma della campagna elettorale, composto da 20 punti.
In totale, comprendendo in questo dato tutte le forze politiche parlamentari, sono stati depositati 295 progetti di legge; ben 235 sono del m5s!
Ci sarebbe il diritto che garantisce alle opposizioni il diritto di calendarizzare almeno 1 progetto di legge ogni 2 mesi, ma, purtroppo, spesso non succede.

Per leggersi tutti i progetti di legge depositati dal m5s, passate attraverso il sito http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/ , successivamente cliccate su INFORMATI ed aprite la finestra " Disegni di legge ", in questo modo si aprirà in automatico il sito del Senato della Repubblica, con i progetti di legge di tutti i parlamentari della Repubblica italiana, più gli atti del governo.

Alla prossima!


lunedì 7 aprile 2014

L'ENNESIMA BUGIA DI MATTEO RENZI A " PORTA A PORTA " SULLE PROPOSTE DI LEGGE DEL MOVIMENTO 5 STELLE - ECCOVI LE PROVE DOCUMENTATE

Salve gentili lettori!

Vi avevo rimandato alla prossima bugia del presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi, e rieccomi nuovamente qui, prontissimo per smascherare l'ennesima bugia di Fonzie.

Poche settimane fa il neo premier, tra una comparsa televisiva e l'altra, ha trovato il tempo di recarsi nel salotto televisivo di Bruno Vespa " Porta a Porta ".
Il suo obiettivo?
Non certamente quello di spiegare al popolo italiano l'operato assai vomitevole del suo fallimentare governo, quando mai!?!
No. Il suo obiettivo era quello di gettare fango sul Movimento 5 stelle, aiutato dal pubblico del talk show abilmente pilotato ad assecondare i suoi fini.
Ma entriamo più nel particolare.

Renzi, durante la puntata in questione, dichiarò che il movimento 5 stelle non era riuscito non solo ad ottenere alcuni obiettivi per la quale aveva ottenuto alle politiche 2013 un grande consenso, ma che neppure avesse provato a proporle in Parlamento attraverso gli strumenti a disposizione di senatori e onorevoli. FALSO!!
La dichiarazione di Renzi, sul fatto che il Movimento 5 stelle non avesse proposto ne l'abbassamento dello stipendio dei parlamentari e neppure l'abbassamento del numero dei parlamentari è falsissima. 
Ed ora ve lo dimostrerò, perchè noi del M5S, a differenza di Renzi, mostriamo le prove di ciò che affermiamo!

Le prove come sempre per il Movimento 5 Stelle stanno nei documenti!! nella fattispecie, una seduta al Senato della Repubblica, con oggetto la votazione di tali proposte!
Guardate tutto il video e poi valutate!


Verificato gentili lettori?
In tale seduta, si votò una mozione del M5S, con prima virma Sen. Vito Crimi, nella quale si chiedeva:

- referendum popolare di indirizzo, nel quale i cittadini siano chiamati ad esprimersi sull'opportunità di modificare ed in quale modo la forma di Governo e di Stato, previa una campagna di informazione di 6 mesi

- diritto di voto ai cittadini che abbiano compiuto, alla data dello svolgimento del referendum, sedici anni di età;
- riduzione del numero dei deputati e dei senatori;
- riduzione del numero dei consiglieri regionali;
- soppressione delle province
- l'introduzione del referendum propositivo e consultivo senza quorum funzionale;
- l'eliminazione di ogni quorum funzionale per il referendum abrogativo;
- la fissazione del numero massimo di mandati elettorali a qualsiasi livello -- pari a due -- che ogni cittadino può essere chiamato a ricoprire;
- l'incandidabilità alla carica di deputato e senatore di coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva oltre che di coloro che ricoprono contemporaneamente altri incarichi elettivi; - l'incremento delle garanzie costituzionali a favore delle opposizioni parlamentari, anche con l'innalzamento del quorum necessario all'adozione ed alla modifica dei regolamenti parlamentari;
- con riferimento ai disegni di legge di iniziativa popolare, un termine perentorio entro cui il Parlamento abbia l'obbligo di esaminarle.

OTutti hanno avuto il coraggio di bocciare questa mozione M5S, tranne i nostri 50 senatori chiaramente.

Ora, per onor di cronaca vi mostro pure l'intervento di Renzi a " Porta a porta ", nella quale, come suo solito, ha sparato le falsità precedentemente smontate davanti all'opinione pubblica.



Verificato?

Ormai fare il blogger politico con un presidente del consiglio come Matteo Renzi è diventato addirittura divertente!!

Alla prossima bugia del renzino cari lettori!!

sabato 5 aprile 2014

RENZIE E LA BUGIA DELLA CHIUSURA DI AMBASCIATE ALL'ESTERO MAI STATE APERTE!

Salve lettori! 

Credevo che per oggi i miei articoli sul blog fossero arrivati a termine, ma con un presidente del consiglio come Matteino Renzie non diamoci più limiti!!

Leggendo sul sito de "IlGiornale" mi sono fatto altre due risate. Siete pronti a ridere? Eccovi accontentati!!

Il comunicato di Palazzo Chigi dà conto della chiusura di 4 ambasciate, in linea con il decreto legge sulla spending review del governo Monti. Le sedi da chiudere vengono citate dalla nota ufficiale. E sono le ambasciate di Tegucigalpa (Honduras), Reykjavik (Islanda), Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Nouakchott (Mauritania). Piccolo particolare. In nessuna di esse oggi c’è un ambasciatore (in Honduras ed a Santo Domingo c’è un incaricato d’affari). Non solo. Reykjavik e Nouakchott non sono nemmeno mai state aperte

Renzi quindi, per farsi bello davanti all'opinione pubblica, dichiara con una nota di palazzo Chigi, di aver chiuso delle ambasciate italiane all'estero all'interno del progetto spending rewiew! 
Peccato che queste ambasciate non fossero mai state aperte!!!
Un Renzie favoloso come sempre!! un comico d'hoc!! 

Alla prossima bugia del renzino!!!

QUELLO CHE NON SAPETE SUL FISCAL COMPACT! SPIEGAZIONE DI CARLO MARTELLI (M5S)

Salve gentili lettori.

In questo articolo vorrei condividere con voi una riflessione del cittadino a 5 stelle Carlo Martelli, deputato della Repubblica.
In questa riflessione, il cittadino Martelli, ci parla di tematiche riguardati le politiche europee, in particolare di Fiscal Compact!

Anche io non ci avevo mai fatto caso a questo aspetto del Fiscal Compact, perchè lo ignoravo del tutto.
Cosa sappiamo del Fiscal Compact?
Sappiamo che è un trattato europeo sottoscritto anche dal parlamento italiano, che ci impegnerà dal 2015 in poi, per vent'anni, a ridurre il nostro debito pubblico di 53 miliardi di Euro all'anno. L'obiettivo sarebbe quindi quello di arrivare, nel 2035, a scendere sotto il 60% di rapporto deficit/pil.

Ma ascoltando la riflessione di Carlo Martelli mi si è aperto un aspetto che ignorantemente non avevo considerato, pur conoscendo le problematiche inerenti al debito pubblico italiano!
Il debito pubblico italiano cresce annualmente di circa 100 miliardi l'anno, e dobbiamo considerare anche gli 80 miliardi a crescere, di interessi sul debito pubblico che paghiamo annualmente.
Questo cosa significa?

Semplice! significa che noi, a partire dal 2015, per poter riuscire a ridurre il nostro debito pubblico di 53 miliardi l'anno, dovremmo trovare una somma pari a 150 - 160 miliardi.
In questo modo non si produrrebbe deficit annuale che, quindi, non andrebbe poi a sommarsi al debito pubblico complessivo, ed in più si ridurrebbe esso di 53 miliardi.
Capite che tutto questo risulta impossibile!
I governi che si stanno succedendo faticano a trovare risorse per impegni irrisori ( se confrontati al Fiscal compact ), come trovare le risorse per coprire un mancato gettito derivante della seconda rata dell'IMU oppure trovare 10 miliardi per dare gli 80 Euro tanto promessi da Regalino Renzie!
Tutto questo non sta in piedi!

Con le privatizzazioni selvagge, la vendita di tutti gli asset, del patrimonio statale, si terrebbe per 1 anno, ma poi si andrebbe a privatizzare l'istruzione, la sanità e tutti i servizi principali. Insomma, si perderebbe il tanto amato Stato sociale e non avrebbe quindi più senso pagare le imposte!

Pensateci anche voi....come si farà a trovare 3200 miliardi di Euro in 20 anni senza intaccare i diritti di un popolo?

Vi lascio con il video della riflessione di Carlo Martelli!


                                                                                                                     Alla prossima!