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martedì 15 aprile 2014

IL POST DI GRILLO E LE RIFLESSIONI DI PRIMO LEVI

Salve gentili lettori.

E' partita da ormai due giorni, una strumentalizzazione folle dell'articolo di Beppe Grillo, che richiamava un'opera di Primo Levi ( " Se questo è un uomo " ndr ).
Tutto quello che sta avvenendo è un qualcosa di esagerato, perchè bisogna ben distinguere due aspetti di questo articolo di Grillo. 1) Aver postato una foto di un campo di concentramento; 2) Il concetto che il contenuto di tale articolo voleva far arrivare ai lettori. 
Ragioniamoci su.

Questo è l'articolo di Grillo:

Voi che vi disinteressate della cosa pubblica

come se vi fosse estranea e alla vita delle persone

meno fortunate che vi circondano

nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il telegiornale di regime caldo e visi di mafiosi e piduisti sullo schermo
mentre mangiate insieme ai vostri figli
che educate ad essere indifferenti e servi
Considerate se questo è un Paese
che vive nel fango
che non conosce pace, ma mafia
in cui c'è chi lotta per mezzo pane e chi può evadere centinaia di milioni
di gente che muore per un taglio ai suoi diritti civili, alla sanità, al lavoro, alla casa
nell'indifferenza dell'informazione
Considerate se questo è un Paese
nato dalle morti di Falcone e Borsellino
dalla trattativa Stato mafia
schiavo della P2
Comandato da un vecchio impaurito
delle sue stesse azioni
che ignora la Costituzione
Considerate se questo è un Paese
consegnato da vent'anni a Dell'Utri e a Berlusconi
e ai loro luridi alleati della sinistra
Un Paese che ha eletto come speranza un volgare mentitore
assurto a leader da povero buffone di provincia
Considerate se questa è una donna,
usata per raccogliere voti,
per raccontare menzogne su un trespolo televisivo,
per rinnegare la sua dignità
orpello di partito
vuoti gli occhi e freddo il cuore
come una rana d'inverno.
Meditate che questo AVVIENE ORA e che per i vostri figli non ci sarà speranza
per colpa della vostra ignavia, per aver rinnegato la vostra Patria
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.


Dopo aver letto l'articolo, avrete sicuramente capito che il suo contenuto, aveva l'obiettivo di mettere in connessione due diversi periodi storici, impostati su due diversi sistemi: IL TOTALITARISMO ED IL CAPITALISMO.

Il Capitalismo è una struttura molto vicina alle strutture totalitarie del passato. L'unica differenza è che il totalitarismo mostra la sua struttura senza veli che nascondano la realtà, mentre il Capitalismo riesce a mascherare il suo vero scopo attraverso i mezzi della finanza e della pubblicità ingannevole. La pubblicità ingannevole spinge la massa a compiere i comportamenti che vanno a vantaggio di una piccola sfera di privilegiati. Differenze. Il Totalitarismo spinge a compiere determinati comportamenti con la forza; il Capitalismo lo fa con il raggiro mentale. Il popolo raggirato si sente libero esclusivamente perchè controllato mentalmente. Ecco perchè confrontare due strutture come queste, non è un insulto, ma è pura realtà, in un tentativo disperato di risvegliare la libertà dei popoli.

Se il postare una foto di un campo di concentramento, per richiamare ad un confronto tra totalitarismo e Capitalismo risulta essere, a mio modo di vedere, esagerato e di cattivo gusto, l'obiettivo dell'articolo di Grillo era modificare un'opera andando a renderla tale da essere compatibile con le problematiche del presente, nel confronto col capitalismo ed i poteri forti del presente, che vanno ad incidere sulla libertà della massa, attraverso una metodologia invisibile: IL CONTROLLO MENTALE.

Vorrei chiudere con una riflessione dello stesso Primo Levi, dove egli prova a far comprendere ai suoi lettori che il FASCISMO può mutarsi, sulla base della società che ha davanti, al fine di rendere sempre attivo il controllo su di essa.

(Primo Levi, da "Un passato che credevamo non dovesse tornare più", Corriere della Sera dell’8 maggio 1974)



"Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti."

Questa è la risposta di Beppe Grillo in conferenza stampa, sul tema Levi.



Il vero problema è FAR SI CHE CIO' CHE SI E' VERIFICATO NEL PASSATO, NON SI VERIFICHI NEL PRESENTE E NEL FUTURO!

Alla prossima gentili lettori!

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