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venerdì 17 ottobre 2014

CONSIDERAZIONI SU MANOVRA CORRETTIVA E JOBS ACT.

Salve gentili lettori!

Il mio articolo odierno sarà improntato sulla manovra correttiva da 36 miliardi, presentata non più tardi di ieri, dal premier Matteo Renzi.

Vorrei però partire da un insieme di affermazioni estrapolate da vecchie dichiarazioni di Renzi. Ecco cosa affermava, qualche mese fa, il nostro premier. Tenetevi forte

Renzi, Luglio 2014: "...in autunno non faremo nessuna manovra, non ce ne sarà bisogno. Non date ascolto ai gufi."
Renzi, Agosto 2014: "...nella legge di stabilità faremo una manovra da 20 miliardi."
Renzi, Settembre 2014: "...la manovra sarà di 30 miliardi."
Renzi, Ottobre 2014: "...la manovra totale è di 37 miliardi!"

Vedete come è chiara l'insicurezza, o la malafede a questo punto, con la quale Renzi affermava questi dati economici al popolo italiano? Ma andiamo oltre, e passiamo all'analisi della manovra correttiva (che doveva esserci solo secondo i gufi, non più tardi di luglio 2014).

La manovra avrà un costo totale di 36 miliardi di Euro, e le coperture proposte dal premier Renzi spaziano un po' in vari settori:
- 11 miliardi arrivano dall'aumento del deficit dal 2,2% al 2,9%
- 3,8 miliardi da fantomatici recuperi sull'evasione (che si spera si verifichino realmente);
- 15 miliardi dalla spending review (ed anche qui nutro dubbi, visto il precedente fallimento di Cottarelli, poi mandato a casa...). 
-  altri entrate arriveranno dall'incremento del prelievo sulle slot machine (devo dire che è l'unica cosa che apprezzo, miracolo! ps. Questa proposta era stata fatta sia a Renzi che a Letta, in diverse occasioni, dal m5s). 

Analizzando le entrate, trovo alcune incongruenze col discorso d'insediamento proposto da Renzi a metà gennaio. In quell'occasione, infatti, il premier parlò di protezione del debito pubblico, e di un graduale assorbimento dello stesso, al fine di tutelare le giovani generazioni. Ed io in questa manovra ho visto esclusivamente un aumento del deficit annuo, che si andrà a sommare al totale del debito pubblico già esistente.
Per quanto riguarda i recuperi sull'evasione non posso commentare in modo preciso, perchè bisognerà verificare nei prossimi mesi se queste entrate si saranno verificate realmente. Speriamo!
Sul tema spending review invece si aprono diverse tematiche:
- Prima con Letta, e poi nella prima manovra di Renzi, i compiti affidati a Cottarelli non hanno portato i frutti sperati, per questo il delegato è stato messo da parte. I tagli proposti sono dei tagli lineari che vanno a colpire sia le Regioni (4 miliardi), sia i comuni (1,4 miliardi) e sia le province (1 miliardo...psss: Ma non le avevano abolite???).
Le problematiche nascono proprio qui. Tagliando in modo lineare a questi enti, si verranno a creare dei buchi, difficilmente sanabili esclusivamente con una maggiore efficienza. Questo porterà le regioni a dover tagliare i servizi sulla sanità ed i comuni a dover alzare le aliquote delle imposte comunali al massimo. Questa facoltà sarà lasciata dal Governo centrale agli enti locali, che tuttavia in questo modo si dovranno prendere la responsabilità dei tagli ai servizi e dell'aumento delle aliquote massime (mentre il governo potrà fare la bella faccia spostando le colpe alle regioni ed ai sindaci).

Passiamo ora alle uscite:
- 9,5 miliardi per il rinnovo del bonus da 80 Euro;
- 5 miliardi per tagliare la componente lavoro dall'Irap;
- 1,9 miliardi, in 3 anni azzerare per i contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato;
- 800 milioni saranno destinati ai lavoratori autonomi aventi reddito inferiore a 15 mila Euro.

Analizzando le uscite, troviamo il rinnovo del bonus di 80 euro, che andrà a compensarsi con l'aumento delle imposte locali ( te li passa in mano e te li sfila dal portafoglio). Non mi colpisce particolarmente che Renzi vada a destinare all'azzeramento dei contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato una somma di 1,9 miliardi. Leggendo il testo del Jobs act, si nota che Renzi ha ben in mente come ridurre la disoccupazione. E lo farà, su questo credo che non ci siano dubbi. Tuttavia è il come lo farà che mi fa intristire tantissimo per il nostro futuro. Si tratta di andare a prendere un contratto a tempo indeterminato, e spezzarlo in più contratti a tempo determinato, in modo tale da dividere le ore del precedente contratto tra 2 o 3 nuovi assunti a tempo determinato. In questo modo, si dimezzerà la disoccupazione, ma la produzione interna non salirà, perchè le ore lavorative saranno le stesse, identiche e precise di oggi. Stiamo entrando in una fase di stagnazione preoccupante, ed ecco che destinare 1,9 miliardi a quel fine potrebbe andare a limitare il malcontento generale. Un contentino insomma, una sorta di minestrina.
Andando a parlare di taglio all’Irap, di esso beneficeranno esclusivamente i macro gruppi economici, mentre le piccole e medie imprese, ovvero la base, la struttura portante del nostro tessuto industriale, resteranno a secco. 
Ed ancora, parlando di TFR in busta paga, esso si rivela un bluff clamoroso: l’importo sarà soggetto a tassazione ordinaria, non potrà godere delle agevolazioni. In definitiva?? Sostanzialmente i lavoratori ci tanti bei soldini. 
In conclusione, essa non si può che definire una riforma recessiva, in quanto ci sarà una stangata clamorosa pari a 330 Euro a famiglia, come stimato dalle associazioni dei consumatori.
Il Jobs act, come spiegato su, ridurrà la disoccupazione, ma creerà nuovi precari, per una durata di 9 anni. Quindi addio progetti a lungo termine, addio pensieri su un mutuo per la casa (quale banca mi darebbe un mutuo con un contratto precario prorogabile fino a 9 anni??). E la tristezza, è che non tutti si rendono conto di che legge sul lavoro sta passando nel nostro paese. Un progetto del genere è passato in Grecia, ed ora ci sono precari con 400 Euro di stipendio, e gente disperata che si ignetta il virus hiv per ricevere sussidi statali con la quale campare. Che tristezza. Della Germania parlerò in un'altra occasione.
Voglio chiudere con due dichiarazioni di Renzi ed una di Grillo, rifletteteci!!


Se ad agosto l'Italia era già ripartita, ed i cittadini italiani potevano andare in vacanza tranquilli, attesa del botto...al 15 di settembre, l'Italia non era ancora ripartita... http://www.corriere.it/cronache/14_settembre_13/renzi-il-gargano-non-chiuso-lutto-ma-aperto-turisti-8706bd88-3b24-11e4-9b9b-3ef80c141cfc.shtmla

Luglio 2014: "...in autunno non faremo nessuna manovra, non ce ne sarà bisogno. Non date ascolto ai gufi.". Cit. Matteo Renzi.
Maggio 2014 campagna elettorale europee: "La luna di miele con Renzi finirà in autunno quando farà una manovra da 40 miliardi." cit. Beppe Grillo.
Saluti!!


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