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martedì 4 novembre 2014

CHE COS'E' LA MONETA?

Salve gentili lettori.

Dopo l'articolo introduttivo, che ci ha portato a porre l'accento sugli argomenti che verranno toccati volta per volta in questo percorso di divulgazione sull'Euro, dobbiamo cominciare a porre la base principale.
Pensiamoci, parleremo per tantissimi articoli di tematiche economiche, toccando nello specifico il sistema monetario, ma la domanda vera che in questo primo, vero, articolo dovremmo porti sarà: " Sappiamo realmente cosa sia la moneta? "

Attraverso un ragionamento che cercherà di esser espresso nel modo più semplice possibile, andremo a porre la base fondamentale del nostro percorso di divulgazione.

Cominciamo. Buona lettura!

CHE COS'E' LA MONETA?

Domanda piuttosto attuale in Europa, data la crisi clamorosa dell'Euro. Specialmente, in questi giorni, la tematica sta cominciando a ribollire nell'ambiente politico - sociale italiano, vista l'imminente raccolta firme lanciata dal MoVimento 5 stelle per cercare di smuovere qualcosa sul tema, al fine di indire un referendum consultivo, che faccia parlare i cittadini. Questo percorso sarà durissimo, ma noi, da opposizione, abbiamo esclusivamente questo mezzo da giocarci.
Ma della tematica referendum, parleremo nello specifico in un articolo completamente dedicato a tutti gli aspetti correlati a questa strada tentata dal M5S.
Ora,  cominciamo a cercare una risposta alla domanda che ci siamo posti. Vedrete che non sarà difficile.
La moneta, esiste sotto forma di un: IO DEVO a TE, nella quale troviamo, in qualsiasi rapporto monetario, due soggetti ben distinti:

 IO  = DEBITORE,
 TU = CREDITORE.

Ogni rapporto obbligazionario di debito - credito viene registrato attraverso una moneta di conto, sostanzialmente diversa a seconda dello Stato in cui questo rapporto è nato.

ES: in Australia verrà registrato in Dollari australiani, negli Stati Uniti in Dollari americani, in Gran Bretagna in Sterline britanniche mentre, in Italia, in Euro.

CHE COS'E' UNA MONETA DI CONTO?

La moneta di conto, è una semplice unità di misura, esattamente come il metro, il chilogrammo, o il litro!
Essa, ci aiuta a rappresentare un qualcosa che non è tangibile, ma che può essere colto esclusivamente dalla mente umana, attraverso un ragionamento.

Ora, una volta data una struttura concettuale al tema che stiamo trattando, dobbiamo porci una domanda importante, che sarà la seguente:

DA CHI VIENE SCELTA LA MONETA DI CONTO DI UNO STATO?

Essa, viene scelta dal governo nazionale, che può prendere tre strade differenti nel funzionamento di tale moneta:

1) - Quando si parla di moneta nazionale, il governo può decidere di diventare il monopolista di tale moneta, facendola stampare a piacimento, secondo determinati criteri monetari, dal Ministero del Tesoro;
2) - Può fissare il tasso d'interesse della propria valuta nazionale, con la valuta nazionale di un altro Stato. In questo modo, lo Stato emetterà sempre la propria moneta, ma avrà perso la propria sovranità monetaria, in quanto si sarà assoggettato a delle regole di politica monetaria, che l'obbligherà ad attuare delle specifiche politiche che mantengano fisso, o strettamente legato a determinati limiti, il tasso di cambio tra la sua moneta e quella dell'altro Stato. Questa situazione si verificò col Sistema di Bretton Woods, dove tantissimi paesi, tra cui l'Italia, decisero di fissare il proprio cambio, con quello del Dollaro USA ( dedicherò un articolo alle precedenti esperienze italiane di questo tipo, tra cui citerò anche il Sistema di Bretton Woods, ma non solo...);
3) - Ed in ultima analisi, invece, lo Stato può decidere di non diventare monopolista, unendosi sotto un'unica moneta con altri governi statali e affidandosi ai mercati di capitali, attraverso la quale, esso si approvvigionerà della quantità di moneta necessaria al funzionamento della macchina statale. Quest'ultima, è la situazione nella quale si trovano gli Stati UE aderenti all'Euro.

La quasi totalità degli Stati emette una singola moneta di conto, attraverso cui, i cittadini di quello Stato, dovranno pagare le tasse al Governo.
1 nazione = 1 moneta ---> questa è la regola in quasi tutti gli Stati del mondo.

La moneta di conto, infatti, assume valore proprio per questo motivo. I cittadini si metteranno in condizioni di essere pagati, per le loro prestazioni lavorative, nella moneta di conto della quale il proprio Stato è monopolista, per poi pagarci le imposte governative.
Ecco perché vengono chiamate MONETE SOVRANE.

La moneta di conto, si presenta secondo due diverse modalità. Una modalità cartacea ( banconota ) ed una modalità in moneta. E' così con i Dollari americani, australiani, canadesi; con la Sterlina britannica; lo Yen giapponese; lo Yuan cinese, con l'Euro e con qualsiasi altra moneta inserita nell'economia mondiale. 

Siamo arrivati, dopo questi importantissimi chiarimenti, a porci un'altra domanda fondamentale:

CHI PUO' CREARE LA MONETA?

Nel rispondere a questa domanda, bisognerà specificare bene alcuni aspetti. Sostanzialmente, tutti possono creare moneta, tuttavia, bisogna guardare il sistema monetario di uno Stato come un sistema di gerarchie monetarie dove, in cima alla piramide, c'è la moneta della quale lo Stato risulta monopolista e della quale i cittadini dovranno approvvigionarsi per pagare le imposte statali. Questa moneta risulterà, quindi, accettata per qualsiasi transazione avvenuta all'interno dello Stato monopolista.
Le altre monete, diverse della moneta sovrana dello Stato, potrebbero risultare non accettate per le transazioni private, in quanto a sua volta, il venditore, rischierebbe di vedersi respinto un pagamento effettuato con moneta differente da quella sovrana. Per questo motivo, si tende a tralasciare qualsiasi altra possibilità di pagamento.

QUALI SONO, PER UNO STATO, I VANTAGGI DI POTER EMETTERE, DA MONOPOLISTA, LA MONETA? 

I vantaggi sono davvero enormi. Vediamoli.
Quando uno Stato, con moneta sovrana, si indebita, esso riuscirà sempre e comunque ad onorare il suo debito, dal momento in cui, essendo il monopolista della moneta, potrà crearla al fine di onorarlo. Chiaramente un'eccessiva creazione di moneta, farebbe salire in modo spropositato l'inflazione, e creerebbe altri problemi. Quindi, lo Stato, se pur monopolista della moneta, e slegato rispetto a qualsiasi altro cambio, dovrà mantenersi entro certi parametri di sicurezza.
Un altro vantaggio cruciale, è quello di poter fissare il tasso d'interesse!


AL CONTRARIO, QUALI SONO GLI SVANTAGGI DI NON EMETTERE, DA MONOPOLISTA, LA PROPRIA MONETA? 

Quando uno Stato a moneta sovrana, fissa il tasso d'interesse con la moneta di un altro Stato, perde di fatto la sovranità monetaria, e si assoggetta al cambio dello Stato con la quale ha stretto questo legame. Questo perché, la moneta dell'altro Stato, assumerà nella scala gerarchica, un'importanza maggiore rispetto a quella del proprio Stato. ( Nel caso si sia l'anello debole del legame ).
Con questo patto, lo Stato, promette di convertire, la propria valuta, nella valuta dell'altro Stato.
Questo fa si che si crei un bisogno di approvigionarsi continuamente di moneta estera per non rischiare di essere insolventi. Per rispondere a questa obbligazione, lo Stato deve riuscire ad avere un'eccedenza commerciale nei confronti dell'altro paese, correndo il rischio del default.

L'Euro, per i paesi che l'hanno adottato, risulta essere, in tutto e per tutto, una moneta estera.
Gli Stati UE che hanno aderito al sistema Euro, infatti, non emettendolo, debbono approvvigionarsi di esso nei mercati di capitali, corrispondendo un tasso d'interesse variabile ai creditori.
In questo modo, perdono ogni potere decisionale su qualsiasi politica di spesa, e si assoggettano al volere dei mercati di capitali che, quindi, avranno il potere di indicare, a quest'ultimi, le politiche da perseguire ( regimi di austerità ed obblighi di riforme strutturali, come quelle del mercato del lavoro e del sistema pensionistico ), pena il mancato approvvigionamento di moneta ( dovuto al rialzo spropositato dei tassi d'interesse per quello Stato ).

Dell'Euro, nello specifico, cominceremo a parlare d'ora in poi. Prima, avevamo l'assoluta necessità di porre della basi importanti.

Alla prossima!

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