Translate

martedì 25 novembre 2014

ELEZIONI REGIONALI - RAGIONIAMO SUL RISULTATO DELLE VOTAZIONI

Salve gentili lettori.

Questo articolo lo dedicherò ad un'analisi personale delle elezioni regionali tenutasi, questo fine settimana, nelle regioni di Calabria ed Emilia - Romagna.
Ad essere sincero, non sono granché spaventato dal risultato di queste elezioni, ed anzi, mi ritengo parzialmente soddisfatto.
Sabato, il giorno precedente all'apertura delle urne, scrissi una previsione, dando il M5s al 6% in Calabria (con un ps. grosso come una casa " IN CASO DI MIRACOLO ") ed al 15% in Emilia - Romagna.
Ed effettivamente, realtà dei fatti non si è discostata troppo da questi dati.
Per comprendere la vera strada che hanno scelto i cittadini, dovremo fare un confronto fra i dati delle ultime elezioni regionali (2010) e quelle di domenica, analizzando così le variazioni di voto, sia da un punto di vista partecipativo, e sia da un punto di vista assoluto. 

Buona lettura!

Partiamo dall'Emilia - Romagna.

Non c'è dubbio, il partito che chi ha vinto queste elezioni, in termini percentuali, è stato sicuramente il PD, ed anche la Lega ha fatto un bel colpo. Hanno deluso, invece, Forza Italia ed, in parte il MoVimento 5 stelle. Questa è l'analisi classica, che avrete sicuramente ascoltato in tutti i TG e giornali di lunedì.
In termini percentuali questo può anche essere accettabile, ma dobbiamo analizzare i voti anche sul piano assoluto, andando a tener conto della partecipazione alle urne, comparando i dati 2010, con quelli del 2014. Perfetto, quindi, partiamo con l'analisi.

Comparando i dati del 2010 con quelli del 2014, scopriamo una verità inquietante. Il partito dell'astensione è il partito con più sostegno. Qui si tratta di riflettere nuovamente su cosa sia una democrazia rappresentativa se, come sembra, la rappresentanza non pare esserci più per più del 60% degli emiliano-romagnoli.
Considerando questi dati, comunque, scopriamo che, al contrario di quello che ci offrono le le percentuali, i dati non siano molto incoraggianti per i partiti tradizionali.
Il PD e Forza Italia sono sprofondati nei consensi assoluti, ed anche la Lega, che pareva aver fatto il botto, a ben vedere, ha perso ben 55 mila voti in 4 anni.
Il MoVimento 5 stelle, che nel 2010 prese il 6%, oggi si attesta quasi sul 14%, con una crescita esponenziale dei consensi assoluti di poco inferiore a 33 mila voti rispetto al 2010.



Ora, esprimendo una considerazione completa sui dati, tenendo conto delle percentuali di astensione, troviamo in questo grafico la risposta ai nostri dubbi. Il 44,52% del PD si sgonfia in un normalissimo 16,77%, mentre il 5% del MoVimento 5 stelle, considerando che nel 2010 l'astensione fu comunque del 40%, dimostra stabilità, con una piccola crescita in termini assoluti. 




In Calabria i dati erano molto, molto intuibili, io mi aspettavo un 5%, con un miracolo in caso di 7%, invece ci siamo fermati al 4%. Dalle comunali a Reggio Calabria di poche settimane fa, dove c'eravamo fermati al 2%, avevamo capito benissimo l'andazzo.

Insomma, ha vinto l'astensione, ed il MoVimento 5 stelle si è dimostrato l'unico stabile sulle quote del 2010, con tendenza alla crescita sui valori assoluti.
Da parte nostra, non resta che continuare ad insistere, il cambiamento è in atto, ma è lento, molto lento. O ci si arrende, o si continua incessantemente in questo percorso avviato. 
Non abbiamo altre strade, tanto, se noi non ci occupassimo più di politica, la politica si occuperebbe comunque di noi, quindi tanto vale continuare a provarci.
I partiti classici continuano a perdere voti, e noi a guadagnarne, anche se non come ci aspetteremmo.
Sale l'astensione, e sta a noi trovare le corde giuste per far partecipare i cittadini delusi dalla politica, che hanno perso qualsiasi fiducia, anche verso il nostro cambiamento, probabilmente.

Dalle parole dei leader ( Renzi e Salvini ) pare che tutti abbiano vinto e nessuno perso, è il gioco delle parti, guardate qui...



La realtà, è che abbiamo perso tutti, come idea di popolo. Una democrazia rappresentativa, con i cittadini che non si sentono rappresentati, non ha senso di esistere.

Avete visto i dati reali, stanno galleggiando sull'astensionismo, si tratta " SOLO " di convincere le persone scettiche a buttarsi in qualcosa di sconosciuto. Di contro avranno il solito voto che li ha portati allo sfascio.

E' solo questione di tempo....a noi spetta la perseveranza, nel continuare ad insistere su questa strada fino alla fine.
Data la situazione economica italiana, di tempo ne avremo poco, purtroppo... .
Ma on scoraggiatevi, ci siamo, e ci saremo sempre di più!!

Alla prossima!
















Nessun commento:

Posta un commento