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mercoledì 3 dicembre 2014

ISTAT - TOCCATA DISOCCUPAZIONE RECORD IN ITALIA, PARI AL 13,2%.

Salve gentili lettori!

In questo articolo vorrei analizzare i nuovi dati arrivati dall'ISTAT, sulla disoccupazione presente nel nostro Stato nel mese di ottobre 2014. Purtroppo, i dati che analizzeremo, saranno davvero sconfortanti, anche se paragonati a quelli dei mesi precedenti.

Buona lettura.


Partendo con l'analisi, dobbiamo subito toccare un'aspetto molto, molto importante sulla disoccupazione.
Cari connazionali, l'Italia non ha mai avuto un tasso di disoccupazione pari ai dati attuali. La disoccupazione toccata ad ottobre 2014 in Italia è arrivata al 13,2%, ed ha stabilito un nuovo record ( negativo, purtroppo ).
Parlo di nuovo tasso massimo di disoccupazione perché mai nella sua storia ultracentenaria, l'Italia aveva toccato un tetto di disoccupazione pari o superiore al 13,2%, neppure in periodi nerissimi come la crisi del 1929.
Addirittura nel 1861, i dati sulla disoccupazione, calcolati attraverso censimenti ed il collocamento, erano inferiori a quelli attuali.

In termini assoluti, la popolazione italiana senza un lavoro è arrivata a 3 milioni 410 mila cittadini, ben 90 mila in più del mese di settembre. Stiamo sprofondando nel baratro nonostante la fantastica ripartenza sbandierata dal premier Renzi.
La disoccupazione, se comparata con l'ultima rilevazione di settembre 2014, è salita dello 0,2%.
Si parla di una crescita, rispetto ad ottobre 2013, di ben 286 mila disoccupati in più, ovvero un dato percentuale pari al + 9% su base annua. Dati paurosi. 
La crescita rispetto all'anno scorso è quindi esponenziale, e parla di un'incremento di 130 mila disoccupati durante il governo Letta e 156 mila durante il governo Renzi. 



Attraverso questo grafico (fonte La Stampa ), abbiamo la possibilità di notare la crescita esponenziale della disoccupazione nel nostro Stato, dall'inizio della crisi economica durante il governo Berlusconi, ad oggi. 

Continuando con la nostra analisi, andrei ad indicare una comparazione tra i dati della disoccupazione maschile e femminile: quella maschile si attesta sul 12,4% ( + 0,3% rispetto a settembre 2014 e + 0,9% rispetto ad ottobre 2013 ); mentre, quella femminile, si attesta al 14,3% ( + 0,3% rispetto a settembre e + 1,1% rispetto ad ottobre 2013 ).

Parlando invece di disoccupazione giovanile, essa cresce ancora, ed arriva ad un livello imbarazzante, pari al 43,3%, ovvero + 1,6% rispetto a 12 mesi fa. Il tasso d'occupazione giovanile è pari al 15,5%, - 0,3% rispetto al mese di settembre.

Ancora più preoccupante risulta la situazione delle generazioni aventi 50 o più anni, che cresce esponenzialmente con un pauroso + 5,5% rispetto ad ottobre 2013.

Non ci sono solo dati negativi però, qualche piccolo cenno di crescita dell'occupazione si è attestato in alcuni settori, come il settore terziario ( + 66000 occupati ). In contrazione continua il settore edile, con un tasso di disoccupazione crescente che si attesta sul - 3,7% annuale. I restanti giovani risultano o disoccupati in cerca di lavoro o inoccupati, arresi alla crisi economica in atto.

Quasi in chiusura, vorrei comparare i dati di disoccupazione tra Italia e resto dell'UE:

Grecia              26,4% disoccupazione totale,  49,3% quella giovanile;
Spagna             24,0% disoccupazione totale,  53,8% quella giovanile;
Portogallo        13,4% disoccupazione totale,  33,3% quella giovanile;
ITALIA          13,2% disoccupazione totale,  43,3% quella giovanile;      
Francia            10,5% disoccupazione totale,  24,4% quella giovanile;
Germania          4,9% disoccupazione totale,    7,7% quella giovanile;
UE                  11,5% disoccupazione totale,  23,5% quella giovanile;

In chiusura, vorrei richiamare alcune dichiarazioni di Renzi: 

<< Aumentano anche i posti di lavoro >>, come si fa a crederlo dopo tutte le sue dichiarazioni dei mesi passati ( ricordate la ripartenza a razzo che sarebbe dovuta avvenire a settembre 2014, tanto ostentata da Renzi a metà agosto?? ), ed i dati ISTAT che peggiorano di mese in mese??

<< Creati oltre 100 mila posti di lavoro, ma la disoccupazione cresce perché molti inattivi hanno rincominciato a cercare lavoro >>, si certo, la disoccupazione cresce perché la gente riprende a cercare lavoro, ma chi è che smette veramente di cercarlo?? Il lavoro, in questo sistema economico capitalistico non è solo dignità, ma è sopravvivenza ( non è più vita da qualche anno a questa parte ), ma nessuno si arrenderà mai all'inoccupazione perenne!

Ultima chicca sulla dichiarazione del ministro del lavoro: << Il 70% dei nuovi contratti è a tempo determinato >>.

Inoccupazione, disoccupazione o precarietà perenne questa è l'Italia attuale per i lavoratori. Viviamo, ( in caso di fortuna, sia chiaro ), attaccati ad un posto di lavoro che vacilla ogni giorno, senza alcun diritto di reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa ( per lo svuotamento dell'articolo 18 della legge 300 del 1970 ), e assoggettati ai dicktat dei datori di lavoro, che potranno addirittura video sorvegliarci mentre lavoriamo. Ormai abbiamo perso pure la dignità.

Questo è il JOBS ACT, ed è solo l'inizio...Grecia, stiamo arrivando al galoppo... .


                                                                                                            TO BE CONTINUED...


Alla prossima!

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