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venerdì 6 febbraio 2015

PODEMOS E SYRIZA - LA MANIFESTAZIONE DI PUERTA DEL SOL ED I PRIMI FATTI DI TSIPRAS.

Salve gentili lettori.

In questi ultimi giorni, successivi all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica Mattarella, ho deciso di prendermi una pausa dalla politica interna per ricaricare le pile. C'è un limite a tutto, e la modalità di votazione che c'è stata al quarto scrutinio è stata un punto davvero molto basso, almeno per quanto mi riguarda.
E' stato un punto ancora più basso dei primi tre scrutini resi inutili appositamente per abbassare la maggioranza a 505 voti nel quarto scrutinio (ogni seduta comune costa 10 milioni di Euro...). 
Tuttavia, le parole di Mattarella mi sono piaciute, e spero che esegua scrupolosamente il suo compito di garante della Costituzione sulla quale ha giurato pochi giorni fa.
Il nuovo Capo dello Stato era uno dei componenti della Corte Costituzionale che decretò l'incostituzionalità del Porcellum per un premio di maggioranza spropositato e per la mancanza delle preferenze. Si vedrà immediatamente se sarà coerente con le sue idee nel momento in cui dovrà firmare o rigettare l'Italicum (in questo articolo la spiegazione dell'Italicum http://simosamatzai1993.blogspot.com/2015/01/dittatura-nome-in-codice-italicum-ecco.html). Per adesso auguro a Mattarella un buon lavoro da Capo dello Stato.

Libero dai miei soliti scrupolosi momenti d'informazione politica interna, mi sono potuto dedicare con molta calma alla lettura personale ed all'informazione politica estera riguardante la Grecia e la Spagna. Mi sono documentato sulle iniziative prese dal governo di Alexis Tsipras in Grecia, ed ho letto qualcosa su Podemos, che inizia a piacermi davvero tanto.

I due argomenti che tratterò all'interno dell'articolo, saranno proprio Syriza e Podemos.

Buona lettura!

Voglio partire da questa meravigliosa fotografia di un comizio di Podemos, perché la piazza di Madrid mi ha visivamente colpito. Era un pezzo che non vedevo una partecipazione del genere in sostegno di un movimento politico. Credo che possa essere paragonato, non tanto per i numeri, ma per la partecipazione e la forza comunicativa espressa, esclusivamente all'ultimo comizio del MoVimento 5 stelle dello Tsunami Tour, a Roma, il 23 febbraio 2013.
In questa piazza, dal vivo piuttosto ampia, secondo gli organizzatori vi erano dalle 200 alle 300 mila persone, ma non sono i numeri che contano. Quello che realmente conta è la forza espressiva di questa piazza; bella, bellissima.

Io ci sono stato personalmente in quella piazza, a Puerta del Sol. Mi capitò in gita scolastica, la classica gita che si fa in quinta superiore prima di preparare l'esame di maturità. Un momento che ti rimarrà impresso nei ricordi perché vissuto con una classe di amici con la quale hai condiviso un sacco di ricordi lungo il periodo scolastico. L'albergo dove soggiornavamo era proprio a Puerta del Sol, nel periodo appena successivo alle movimentazioni degli Indignados. In quei 5 giorni di permanenza a Madrid passammo continuamente per questa piazza, tra simpatici mascotte dei Looney Tunes pronte a prestarsi per una foto ricordo, idranti che durante la notte la ripulivano per bene, musicisti ed illusionisti pronti a stupirti.
Sì, gli Indignados, un movimento che pareva di esclusiva protesta, che ha avuto il suo culmine nel 2011, per poi svanire poco più di un anno dopo.
No, svanire non è il termine esatto, perché da una costola degli Indignados, è nato Podemos, che ora vola nei sondaggi e pare pronto a governare la Spagna dopo le prossime elezioni.
E' un partito giovane, giovanissimo, fondato nei primi giorni del 2014 e che è riuscito immediatamente a stupire alle elezioni europee ottenendo addirittura 5 seggi, attraverso il voto di oltre 1 milione di spagnoli.

Per tutti questi motivi mi sento legato a Podemos, oltre che al fatto che condividano insieme al MoVimento 5 stelle e Syriza alcuni punti di programma Europeo che vanno contro l'austerity, pur avendo rispetto al m5s diversi punti differenti.
I punti di contrasto contro il sistema europeo sono chiari, vanno dal rifiuto dell'austerity, al Fiscal Compact, alla ridiscussione della struttura della BCE, attacchi al FMI e Troika, fino alle politiche sociali e di democrazia attiva.
Una convergenza con il MoVimento è possibile, anzi, necessaria perchè la forza di un'unione tra paesi mediterranei andrebbe a sbaragliare la forza prorompente ed autoritaria dei tedeschi nell'UE.

I dialoghi sono già cominciati.



Pablo Iglesias, il leader politico di Podemos è una personalità giovane che parla bene, diretto, senza troppi freni. Lo seguo molto attentamente, perché trovo in Podemos una forza politica piena di voglia di mettersi a servizio della propria cittadinanza, in modo pulito. Esattamente le stesse motivazioni che mi hanno portato da diversi anni a seguire il MoVimento 5 stelle e successivamente ad iscrivermi per far parte del progetto.



Da tutte e due le forze politiche sono nate aperture, diversi progetti politici interni al Parlamento Europeo vengono condivisi con Podemos ed anche con Syriza.
Ideologicamente siamo evidentemente differenti, ma perseguire l'uguaglianza tra i cittadini, per un partito italiano, non significa dover essere ideologicamente di sinistra. Perseguire l'uguaglianza in Italia, significa esclusivamente rispettare l'articolo 3 della nostra Costituzione, sia da un punto di vista formale (comma 1), sia da un punto di vista sostanziale (comma 2).
E le politiche sociali sono al centro delle proposte del MoVimento 5 stelle.



Ora vorrei passare all'analisi sulla Grecia, dove il premier Alexis Tsipras si è subito dato da fare, in modo piuttosto veloce facendo ottime mosse per il suo popolo.
Non aveva cominciato bene alleandosi con l'estrema destra (ricordo le critiche al m5s per l'unione con UKIP). Qui la situazione è diversa. Mentre con UKIP il MoVimento 5 stelle ha obiettivi di democrazia diretta in comune, ed altri punti di vista assolutamente in contrasto dove i due schieramenti votano in modo opposto (Energia, politiche sociali); in Grecia, Syriza ha fatto un governo con la destra estrema, obbligatoriamente, dato che per soli due seggi non è riuscita a raggiungere la maggioranza assoluta. Ora, purtroppo, Tsipras sarà sotto continuo ricatto dei suoi alleati di governo, che potrebbero far saltare il suo esecutivo. Spero che abbiano trovato un accordo solido.
Ora andiamo ai fatti. Sì, fatti. Sono contento di poter parlare di fatti associandoli a Tsipras.
Si è subito mosso benissimo ed in pochi giorni ha legato il suo nome ad una parola straordinaria in politica: CONCRETEZZA.

Ha alzato il salario minimo dei lavoratori greci da 450 a 751 Euro lordi ed ha posto subito in atto un progetto di riassunzione di pubblici funzionari; verrà data la cittadinanza greca a tutti i figli d'immigrati nati in Grecia (non credo che gli alleati d'estrema destra stiano saltando di gioia); e soprattutto, ha subito bloccato le privatizzazioni, bloccando la vendita del porto Pireo ai cinesi della COSCO (sto leggendo in questi giorni Gomorra, il collegamento è stato immediato ed inevitabile, perché anche nel romanzo di Saviano si fa riferimento alla COSCO nel 1° capitolo dedicato al porto).
Mossa non di poco conto, dato che la COSCO possiede la terza flotta più grande al mondo. Inoltre, il governo Tsipras ha bloccato anche la privatizzazione della società di gestione di energia elettriche.

Tutto questo in una settimana, fantastico, sono felicissimo di poter scrivere queste cose per il bene del popolo greco.

Tsipras è stato pochi giorni fa a Roma, in visita al premier Matteo Renzi. Baci e abbracci, strette di mano di facciata, con il condimento di una cravatta regalata da Renzi al premier greco. Tuttavia, oggi, all'annuncio delle misure della BCE sulla Grecia, Renzi si è stancato di fare l'amico, e si è subito accodato alle scelte tedesche rispetto alla Grecia. Ne avevate il minimo dubbio?? Io no.
Renzi:<< Decisione della BCE giusta è opportuna >>.

Andiamo agli aspetti bui.

Come avevo scritto nel mio articolo che analizzava la vittoria schiacciante di Syriza alle elezioni greche, in cui mostravo tutta la mia speranza per il popolo greco, il dubbio che rimane è sempre quello: riuscirà Tsipras a rinegoziare a condizioni temporali più vantaggiose il pagamento del debito pubblico greco?
La mia speranza è che ci riesca, ma purtroppo tutta la storia UE mi porta a dire che non succederà. L'UE non è un'unione di cooperazione, ma un'unione dove ci si tira cazzotti a vicenda per mostrare chi è più bravo a rimanere in piedi. E' un sistema che, al netto, dimostra di essere chiuso e dove la Germania fa la padrona incontrastata nel mercato interno UE, specie nelle esportazioni verso i PIIGS.
Per tutto questo, un'unione strategica tra paesi mediterranei (punto fondamentale del m5s in Europa) è non solo una speranza, ma è fortemente probabile.
Tsipras si troverà ad un bivio molto, molto presto. Credo che si deciderà tutto entro la fine di marzo. O Tsipras si piegherà sottostando ai dicktat UE dopo essersi visto sbattere la porta in faccia, oppure uscirà dall'Euro, con molto coraggio.

Ieri sera la BCE ha emanato un comunicato diretto alla Grecia, dove si specifica che la BCE revoca alle banche greche la possibilità di consegnare in garanzia titoli di Stato greci, in cambio di liquidità.
Questo è un ovvio avvertimento a Tsipras, una minaccia nascosta, per ricordare al nuovo esecutivo che si dovrà comunque tener fede agli accordi precedentemente presi dallo scorso esecutivo greco con la BCE e la Troika.
La richiesta di Tsipras d'ottenere una cancellazione di parte del debito è saltata. Presto la Grecia sarà politicamente spalle al muro, e vedremo la consistenza di Tsipras nella politica estera. Speriamo in bene.

Forza Spagna, forza Grecia, forza Italia...(ci hanno rovinato pure il termine forza Italia...siamo proprio sottoterra).

Alla prossima!







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