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lunedì 22 giugno 2015

DDL SCUOLA - PICCOLE ANALISI PERSONALI E LE OSSERVAZIONI DI MORRA E MARTELLI.

Salve gentili lettori.

In questo specifico articolo mi dedicherò alla tematica inerente alla riforma della scuola, che sta facendo discutere sia in Parlamento e sia i cittadini italiani. Le critiche fioccano specialmente da chi mastica scuola da anni, e tantissimi professori ed alunni non hanno nessuna intenzione di mollare davanti a questa riforma ingiusta. L'ultimo sondaggio che vede il movimento 5 stelle in nettissima rimonta sul PD (32% PD, 26% M5S) denota uno spostamento nettissimo di elettorato tra le due forze principali del panorama politico italiano, e ciò si lega anche alla riforma della scuola. Essa è da sempre un bacino elettorale stratosferico per il PD, ma a quanto pare le cose non sembra stiano più in questi termini.

Buona lettura.



Dividerò questo articolo in due diverse parti: una prima dove elencherò e sintetizzerò le problematiche presenti all'interno del DDL scuola, ed una seconda parte dove mi farò da parte, lasciando la parola a personalità interne al m5s che ne sanno ben più di me riguardo al tema scuola. Lo farò postandovi dei video d'analisi del prof. e senatore Nicola Morra e del docente universitario e senatore Carlo Martelli. Partiamo.

I punti critici sono molteplici, e credo che elencarli e spiegarli brevemente sia la strada da seguire:

1) Soldi alle scuole private.

In quest'occasione si finanziano le scuole private attraverso una detrazione fiscale data alle famiglie italiane che decideranno d'iscrivere il proprio figlio in una scuola privata, scartando quindi l'opzione del servizio pubblico. E' clamoroso ed inconcepibile per uno Stato un comportamento simile. Esso può essere chiamato finanziamento dal momento in cui, con questa scelta ne deriverà un minor gettito per le casse dello Stato. Questo oltre che essere inconcepibile è anche incostituzionale, in quanto tra i vari commi, l'articolo 33 espone quanto segue:"Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato". E qui gli oneri ci sono, in quanto si va ad offrire sgravi fiscali alle famiglie che decideranno d'iscrivere il proprio figlio in una privata.

2) L'impostazione di una scuola pubblica versione aziendale.

In base a questa riforma, si crea all'interno della scuola pubblica una struttura piramidale, dove a capo ci sarà il preside, che potrà gestire la sua scuola come una sorta d'azienda, dove scegliersi a piacimento i suoi dipendenti (professori), in base a meccanismi che riterrei "personalizzabili". Ricorda quasi una riforma di Mussolini... .

3) La fregatura sulle assunzioni.

Renzi ha scaricato sul Parlamento le responsabilità sull'andamento della riforma, e questo l'ha fatto per giustificare un ritardo sulle assunzioni previste e, soprattutto, promesse! si è lamentato dei 3000 emendamenti ricevuti dalle opposizioni ed ha utilizzato questo mezzo per giustificare lo slittamento al 2016 delle assunzioni. Incredibile.

Altri punti fondamentali sono i finanziamenti privati alla scuola pubblica, un metodo furbo per le casse dello Stato, ma che rischia di mettere in scacco dei privati finanziatori le strutture scolastiche e l'attività didattica proposta.


Ora, trovo doveroso proporvi un'analisi del contenuto diversa dal solito, in quanto non ritengo di potermi permettere il lusso di spiegarvi questa riforma in un modo migliore di quanto è già stato fatto da due senatori del Movimento 5 stelle, interni al mondo dell'istruzione. Sto chiaramente parlando di Nicola Morra e Carlo Martelli.


Ecco il video illustrativo di Nicola Morra



Video illustrativo di Carlo Martelli (1°parte).



Video illustrativo di Carlo Martelli (2° parte).



Ultimo appunto. Renzi pare abbia posto nuovamente un'altra questione di fiducia per difendersi da eventuali attacchi delle minoranze del PD. Questo lo fa sistematicamente per mettere il bavaglio alle opposizioni interne al suo partito ed anche per bloccare l'attività parlamentare del Movimento 5 stelle. Non può permetterselo in una riforma della scuola! si parla del futuro delle prossime generazioni, da dove si svilupperanno le intelligenze che porteranno avanti la nostra cultura ed economia nei prossimi 50 anni almeno.

Ps. Vedrete che succederà!

Direi che non c'è altro d'aggiungere! buona condivisione.

Alla prossima!

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