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venerdì 7 agosto 2015

EURO - IL RECORD DELLA BILANCIA COMMERCIALE TEDESCA E GLI SQUILIBRI CAUSATI DAL SISTEMA EURO.

Salve gentili lettori.

Questo articolo vorrei dedicarlo all'analisi di alcuni dati della Germania, che hanno ripercussioni importanti sul resto dell'Eurozona. La voglia di scrivere questo articolo è nata dopo aver visionato i dati della bilancia commerciale tedesca nel mese di maggio 2015. Oltre a chiarire questo punto, farò un'analisi delle ripercussione che questi dati hanno sulle altre economie periferiche dell'Eurozona.

Buona lettura.


Partirei, come anticipato, dai dati della bilancia commerciale tedesca, nel mese di maggio 2015. Essa è espressa all'interno del grafico soprastante che racchiude i vari surplus commerciali della Germania a partire dal 1996, ad oggi. L'ultima tacca presente in questo grafico, rappresenta l'ammontare del surplus commerciale tedesco nel mese di maggio 2015. Esso ha toccato un record di 22,8 miliardi di Euro di surplus commerciale, ed il trend rialzista pare non volersi fermare.
Prendendo in considerazione il mese precedente, ovvero aprile 2015, il surplus commerciale era stato di 21,8 miliardi di Euro, ma nell'ultimo mese il risultato finale è stato superiore rispetto alle previsioni iniziali, che avevano pronosticato un surplus di poco superiore ai 20,5 miliardi di Euro.
A spiegare questo dato record, vi è sicuramente l'aumento delle esportazioni, fissato al +1,7% rispetto al dato già altissimo del mese di aprile, mentre le importazioni hanno avuto un aumento contenuto, fermandosi ad un +0.4%.
Considerando i primi 5 mesi del 2015, la Germania può vantare un surplus commerciale di 100 miliardi di Euro.
Continuando con questo passo, la Germania chiuderà il 2015 con una bilancia commerciale in attivo per 240 miliardi; essa mostrerebbe un incremento di 23 miliardi rispetto al 2014 e di 45 miliardi di Euro rispetto al 2013.

Ora andiamo ad analizzare le ripercussioni strutturali che questo causa all'interno di un'unione monetaria.

In un'economia dell'UE prevalentemente chiusa (comparando l'ammontare di importazioni ed esportazioni), il gioco reale si fa proprio all'interno dell'Eurozona. Proprio su questo frangente, dobbiamo andare a ricercare gli squilibri che rendono la Germania Stato egemone e controllore, e gli altri Stati succubi della sua predominanza economica.
Se andassimo a verificare i dati sull'Eurozona, ci renderemmo conto che, al netto, essa si dimostra essere un sistema macroeconomico chiuso. Questo tende a dimostrarci che, il sistema si basa su una lotta interna tra gli Stati membri a colpi di riforme del mercato del lavoro, tali da precarizzare i diritti dei lavoratori, per abbassare i costi di produzione ed essere più competitivi rispetto alla concorrenza interna alla stessa Eurozona. 
La favoletta della cooperazione per sfidare macro potenze come U.S.A e Cina, era solo una stupida storiella. Ed ha funzionato davvero benissimo come ninna - nanna popolare.
Il sistema dell'Eurozona non è basato sulla cooperazione tra gli Stati membri, per il semplice fatto che essendo un sistema chiuso, lo Stato che riesce a prendere il sopravvento sugli altri, alza le proprie esportazioni (produce di più, vende merci ed acquisisce moneta nel suo sistema nazionale), mentre chi soccombe, troverà più vantaggioso comprare dall'estero (importando beni ed avendo un flusso in uscita di moneta). Questo sistema, nel lungo periodo, ha creato le basi per rendere la Germania super potenza del sistema Euro, che ha assorbito il mercato interno degli altri Stati dell'Eurozona, ed ha piazzato le proprie merci in questi Stati periferici (specie nei famigerati PIIGS), gonfiandosi di flussi di moneta, mentre gli altri Stati importatori hanno visto, di contro, l'uscita di capitali e la desertificazione produttiva.

L'austerità rende questo disegno irreversibile, perché gli Stati in deficit commerciale sono obbligati ad apportare riforme sanguinose al proprio mercato del lavoro, al fine di abbassare il costo del lavoro (salari) e conseguentemente i prezzi finali delle merci, nella speranza che le sue merci diventino nuovamente competitive ed appetibili per gli Stati importatori esterni all'eurozona.
L'austerità tagli i servizi ai cittadini, aumenta l'imposizione fiscale, e così facendo distrugge la domanda interna dello Stato, in quanto diminuisce il potere d'acquisto della cittadinanza.
Ammazzando la domanda interna, l'offerta interna non trovando collocazione si abbassa, e ciò crea disoccupazione, debito privato e chiusura di imprese.
Come si diventa più competitivi? Abbassando i salari agli operai, privandoli dei diritti precedentemente acquisiti e facilitando il licenziamento (bisogna essere più flessibili, anche troppo, ma siamo sempre la parte debole del rapporto), perché tanto l'imprenditore troverà sempre all'interno di un paese in miseria, un nuovo operaio disposto a lavorare di più, per farsi pagare meno.
L'imprenditore resta, nei confronti dello Stato, comunque un anello debole della catena, perché costretto a far fronte ad un'imposizione fiscale non tollerabile.

La grande lotta all'esportazione continua e continuerà ancora precarizzando sempre di più i nostri diritti, perché in questo disegno d'austerità non c'è altra strada se non "diventare più competitivi". Di chi?? Degli altri Stati dell'Eurozona, perché è li che si gioca la partita.

La definizione esatta del sistema dell'eurozona è la seguente: essa punta alla germanizzazione del capitale (flussi in ingresso di capitali dall'estero, dovuti alle esportazioni) e mezzogiornificazione degli Stati periferici dell'unione (flussi in uscita dovuti ad importazioni eccessive, in quanto il tessuto industriale sta crollando e si trova più conveniente importare rispetto a produrre il bene all'interno).

QUESTA, E' LA GRANDE U.E. DELLA COOPERAZIONE...FANTASTICA, NON E' VERO??

Direi di no! ci ritroviamo in un'UE comandata a bacchetta dalle esigenze di un'unica nazione, la Germania, che impone politiche restrittive che limitano le potenzialità economiche degli Stati interni ed i diritti dei loro cittadini, a vantaggio di una politica economica che produce oltretutto squilibri. Oltre il danno la beffa.

Tutte le incognite si stanno togliendo la maschera, e se siete restii ad ammetterlo, il tempo vi aiuterà a capirlo.

La prossima volta mi soffermerò sul famoso ciclo di Frenkel! fondamentale!

Alla prossima!



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